venerdì 28 ottobre 2016

pc 28 ottobre - Venti di guerra: Russia e NATO, nuove tensioni nel Mediterraneo...

In un articolo di ieri, il Sole 24 Ore, sottolinea l'aumento delle tensioni nel Mediterraneo dovuto allo spostamento di intere flottiglie di navi da guerra della Russia verso la Siria. Sottolineiamo alcuni passaggi.

"È destinata a fare notizia per ragioni diverse da quelle volute. La portaerei russa Admiral Kuznetsov, in navigazione verso la Siria, viaggia alla testa di una flottiglia di otto navi da guerra. Operazione intesa a sostenere la potenza di fuoco dei russi impegnati nell’offensiva siriana ma soprattutto – considerato che Mosca ha già una base aerea in zona
di guerra – voluta dal Cremlino per proiettare visivamente il ruolo acquisito nel Mediterraneo con l’intervento in Siria. Per saggiare e promuovere, come già avviene con gli altri armamenti utilizzati in Siria, l’industria militare russa.
"Ma non appena ha imboccato il canale della Manica, la settimana, scorsa, invece di timore la Kuznetsov ha suscitato ilarità, per quel pennacchio di fumo nero che l’ha messa alla berlina sui social networks: che hanno posto l’accento sull’orgoglio un po’ arrugginito della Marina russa - commissionata nel 1990 e mai in mare per più di sei mesi – costretta a essere scortata da un rimorchiatore. Meno attenzione ha attirato l’incrociatore Pietro il Grande, carico di missili e a propulsione nucleare, in viaggio insieme alla Kuznetsov, a due navi da guerra anti-sottomarini, a quattro navi d’appoggio e, verosimilmente secondo la Nato, a sottomarini. [La Marina russa sarà un po' arruginita come dice il giornalista, ma resta il fatto che si tratta di armamenti dal potenziale oramai incalcolabile e che la NATO è costretta a "monitorare" e tutte e due servono a garantire il controllo imperialistico nell'area sempre più calda]

Ieri la flottiglia è tornata nell’occhio del ciclone in seguito alla richiesta russa di rifornire tre delle navi a Ceuta, enclave spagnola in Nord Africa al confine con il Marocco, attraccando dal 28 ottobre al 2 novembre. Permesso che il governo di Madrid aveva accordato in settembre, ma che è stato contestato dagli alleati della Nato dopo la ripresa dell’offensiva russa su Aleppo. In occasione del vertice NATO, A Bruxelles, il segretario generale Jens Stoltenberg ha manifestato a Madrid il timore che le tre navi russe possano essere convolte in attacchi contro civili in Siria: “Tutti gli alleati – ha detto Stoltenberg - sono consapevoli delle nostre preoccupazioni”. [Qui bisogna ricordare che soprattutto l'imperialismo USA ha iniziato la guerra in tutta l'area e che quando si tratta di colpire i civili nessun imperialismo si fa scrupoli].

“La Spagna – ha ironizzato l’ex premier belga Guy Verhofstadt, leader del blocco liberale all’Europarlamento – ha firmato la settimana scorsa la dichiarazione dell’Unione Europea sui crimini di guerra russi ad Aleppo: oggi aiuta a rifornire una flotta in viaggio per compiere altre atrocità. Seriamente?”
Poco dopo, il ministero deli Esteri spagnolo ha comunicato la cancellazione della richiesta da parte del portavoce dell’ambasciata russa a Madrid, Vasilij Nioradze, che non ha aggiunto dettagli. Ma in seguito, da Mosca il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov ha addirittura negato l’intenzione di fare rifornimento a Ceuta: “Il ministero della Difesa russo non ha fatto richieste alle autorità spagnole”. La flottiglia, ha aggiunto, ha tutte le risorse necessarie a completare i propri impegni autonomamente.”

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