sabato 22 ottobre 2016

pc 22 ottobre - A Palermo, forte contestazione a Renzi - la polizia carica



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E' un copione fisso,  ormai. Studenti, lavoratori presi in giro, attivisti figure sociali di ogni tipo, attendono Matteo Renzi al varco – nel suo peregrinare in cerca di nastri da tagliare e spot da mandare in onda a reti unificate. Lo attendono naturalmente per fischiarlo, contestare le politiche del governo e le promesse da bugiardo che ormai sono il suo vero e unico marchio di fabbrica.
E la polizia mena chiunque capiti a tiro quando partono i fischi, a colte pure prima.
E' successo stamattina a Palermo, nei pressi del Teatro Massimo, a Palermo, dove il cosiddetto
premier era atteso per la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Universita' degli Studi. La zona era presidiata fin dalla notte dalle forze dell'ordine in assetto antisommossa.
Tra i manifestanti c'era un folto gruppo di operai della Sis (addetti alla costruzione del passante ferroviario, ma a rischio di licenziamento), una nutrita delegazione del call center Almaviva, insegnanti e ricercatori precari, universitari dell'Udu e la rete degli studenti medi (un tempo vicini al Pd!), studenti dei collettivi universitari.
Dopo aver presidiato un tratto di via Maqueda e di via Ruggero Settimo, i manifestanti hanno tentato di avvicinarsi un po' di più alla famigerata "zona rossa", ma da lì in poi sono volate manganellate. Gli unici "bonus" che questo governo distribuisce davvero…
da Contropiano - Sabato 22 Ottobre 2016 13:18

Renzi a Palermo: proteste e scontri

  • da infoaut
studenti palermo contro renziI collettivi universitari e studenteschi lo avevavo annunciato: non sarà per lui una passerella; e così è stato. Meno di ventiquattro ore a Palermo e già due contestazioni. Ieri sera la prima: fuori dal Teatro Santa Cecilia; oggi quella organizzata dagli studenti fuori dal Teatro Massimo sfociata in scontri con gli agenti in antisommossa. E, così, Palermo ha dichiarato il suo NO al presidente del consiglio.
Stamattina, in particolare, la contestazione è stata messa in campo dal mondo dell'università palermitana. Studenti soprattutto, ma anche docenti e giovani dalle scuole. Il corteo è partito da piazza Pretoria in direzione Teatro Massimo. Lì, Renzi, stava presenziando all'inaugurazione dell'anno accademico dell'ateneo di Palermo. Invitato personalmente dal rettore Fabrizio Micari stava proseguendo il suo tour elettorale siciliano iniziato ieri sera con una iniziativa sul Sì al referendum; anch'essa contestata.
Gli universitari siciliani sono scesi, stamattina, in piazza con un solo intento – riportato nello striscione di testa della manifestazione: ”Cacciamo Renzi!”. Le rivendicazioni chiare e determinate erano quelle di chi sa che il premier stava inaugurando la stessa “università delle macerie” che il suo governo ha contribuito a creare; con la complicità del rettore palermitano e, in generale, della conferenza dei rettori italiani.
Così l'ennesimo tentativo di “sfilata elettorale” di Renzi si risolve in un momento di fortissima rabbia e opposizione sociale. Tutta l'area del Teatro Massimo, nel cuore di Palermo, è blindata – con enorme danno per la quotidianità dei palermitani. La sala interna quasi vuota. Il corteo studentesco viene bloccato su via Maqueda ed, alla richiesta degli studenti di passare quel perimetro, ecco i manganelli della polizia. Il corteo resta compatto e i tentativi si ripetono puntualmente accompagnati dalla risposta violenta delle forze dell'ordine. Renzi non va contestato – questo il messaggio lanciato oggi dalla questura palermitana. Ma gli studenti non ci stanno e provano ancora a far sentire la propria voce. Le cariche si susseguono, la resistenza però continua.

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