“Un po'” di delusione per l’operato di Matteo Renzi, che “poteva fare meglio” ma “si è scelto una squadra non all’altezza” e “da solo può concludere poco”. In più “non doveva dividere il Paese, drammatizzare il referendum. Certo, la responsabilità è anche dei suoi avversari. Restiamo la terra dei guelfi e dei ghibellini. Ma neppure nel 1948 ci siamo lacerati così”, con “insulti e toni che nel ’48 non si sentivano” e “tutti ossessionati a prescindere dai contenuti”. Giudizio “positivo” invece sui Cinque Stelle, “una forza di cambiamento, di movimento“: “Ci hanno dato una scossa, vedo aspetti positivi. Infatti anche se stanno facendo un sacco di errori non perdono voti: perché dietro hanno la rabbia della gente”. Sono le “pagelle” dell’ex presidente e amministratore delegato della Fiat Cesare Romiti, che in una lunga intervista al Corriere della Sera si dice “molto angosciato” per l’Italia, che “è da ricostruire. Come dopo la guerra“.
“. In breve, “serve uno scossone“. Simile a quello arrivato dall’M5S, che pure, secondo il 93enne ex manager e dirigente, non è esente da “errori”.