giovedì 30 giugno 2016

pc 30 giugno - Genova non dimentica la battaglia di piazza De Ferrari 1960 - Una corrispondenza

IL 30 GIUGNO A GENOVA SI RICORDA LA BATTAGLIA DI PIAZZA DE FERRARI

Ed anche quest'anno è arrivato il trenta giugno; oggi si ricorda la data in cui, nel 1960, si vide il risveglio della coscienza democratica genovese, a cui fece seguito una serie di moti popolari in Italia, culminati il sette luglio con la mattanza di cinque operai a Reggio Emilia, ad opera delle ‘forze dell’ordine’: Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri, e Afro Tondelli.
Tutto comincia quando il ministro degli Affari interni, il democristiano Fernando Tambroni, concede agli eredi del Partito nazionale fascista – riciclatisi nel Movimento Sociale Italiano – di tenere il proprio sesto congresso nella città di Genova, medaglia d’oro della guerra di liberazione dal fascismo
italiano e da quello tedesco.
La reazione degli antifascisti non si fa attendere: l’onorevole Umberto Terracini – già presidente della Assemblea Costituente – in un discorso del due giugno a Pannesi di Lumarzo, invita i genovesi alla rivolta contro questa insolente provocazione verso la città che, il 25 aprile 1945, costrinse il generale Günther Meinhold a firmare la resa davanti al comandante partigiano Remo 'Giovanni' Scappini, senza attendere l’arrivo degli “alleati”.
I fatti del trenta giugno costituiscono la storia: i binari del tram che passava per piazza Raffaele De Ferrari saldati, la comparsa dei “ragazzi della maglietta a strisce” – la nuova generazione di Resistenti – i portuali con i loro ganci bene in vista, le ‘forze dell’ordine’ costrette a ripiegare nella vicina Prefettura di largo Eros Lanfranco, una battaglia in campo aperto durata tutto il giorno: un grandissimo esempio di antifascismo militante.
Sono passati ormai cinquantasei anni, ma come sempre la parte migliore di Genova continua a festeggiare la memorabile giornata: quest’anno lo fa con una festa dedicata al No al referendum sulla deforma della Costituzione; ad indire questo pomeriggio, dalle 17:00 alle 19:00, di “musica, canti, balli, focaccia e vino per tutti” è un cartello di forze della ‘sinistra’ politica e sindacale.
Mentre leggo il volantino di lancio della giornata, e sto per cadere in depressione – è possibile, mi domando, che non sia previsto neanche un passaggio storico-politico – mi accorgo che l’evento creato su una nota rete sociale precisa che “ci sarà una mostra di fotografie che documentano quel 30 Giugno, ci sarà il partigiano (Giordano) Bruschi che ci racconterà come è stata”: l’intervento del combattente per la libertà noto con il nome di battaglia Giotto giustifica da solo la presenza in piazza.
Genova, 30 giugno 2016

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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