mercoledì 29 giugno 2016

pc 29 giugno - Da Milano: La lotta dei 7 operai Marcegaglia, la solidarietà e il sostegno, hanno strappato un accordo. Non una vittoria a tutto tondo, ma un "piccolo" risultato che fa ben sperare...

...ora come è giusto che sia nei prossimi giorni si "festeggia" e si tira il fiato. Ma se non si vuol disperdere 15 giorni molto intensi, sarà necessario un momento di bilancio collettivo e trarne le indicazioni che sono emerse sul campo.


Marcegaglia, accordo raggiunto con i sindacati: ecco il futuro dei lavoratori in protesta
Dei sette operai, uno è stato trasferito a Bergamo, due in provincia di Alessandria e quattro sono stati licenziati con un incentivo di 29 mila euro. La richiesta a Regione e Comune di aiutarli a trovare un'occupazione
di CHIARA BALDI

28 giugno 2016
Gli operai della Marcegaglia in protesta (fotogramma)
 È stato raggiunto domenica l'accordo tra sindacati e Marcegaglia Buildtech, ramo dell'azienda che produce lamiere e pannelli in acciaio per l'edilizia, per i sette operai che, dallo scorso 31 maggio, protestano contro la decisione del gruppo di trasferirli in altre sedi, fuori da Milano. L'accordo prevede che uno dei sette lavoratori venga trasferito in provincia di Bergamo, altri due a Pozzolo Formigara, in provincia di Alessandria, dove sono già stati trasferiti altri lavoratori della Marcegaglia.
"Nel caso di questi due operai lo scontro con l'azienda era dovuto al fatto che Marcegaglia non voleva sostenere le spese di trasporto, mentre agli altri lavoratori trasferiti viene pagato un pullman" spiega Mirco Rota, segretario generale Fiom-Cgil della Lombardia, che aggiunge: "Domenica però è stato stabilito che i lavoratori si sposteranno prima in treno e poi con una navetta che li porterà in fabbrica, e la Marcegaglia Buildtech si accollerà le spese". Infine, quattro operai sono stati licenziati con un incentivo di 29 mila euro (pari a quanto altri lavoratori licenziati hanno ottenuto) e, a seconda dell'età anagrafica, otterrano un'indennità di disoccupazione (Naspi) per due o tre anni.
In mattinata si è tenuto l'incontro in prefettura a cui ha partecipato, oltre all'azienda e ai sindacati, anche il Comune di Milano, con il sindaco Beppe Sala e l'assessore al Lavoro Cristina Tajani. Assente, invece, la Regione Lombardia che invece aveva detto che avrebbe partecipato. "Vogliamo chiedere alle istituzioni locali - dice Rota - di attivare, per questi quattro operai licenziati, corsi di formazione che abbiano opportunità credibili di ricollocamento sul mercato del lavoro".

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