martedì 21 giugno 2016

pc 21 giugno - Elezioni, una sintetica valutazione e orientamento

Le elezioni si sono fatte. L'astensionismo è sempre più il primo partito, la composizione di esso è innanzitutto di operai, disoccupati, precari, poveri e certo anche tanta gente che povera non è, ma disillusa e disgustata dai partiti, dalle elezioni, dallo Stato e dal sistema, sì.

Le facce giulive di vecchi e nuovi sindaci cancellano questo dato e cantano con volti nuovi la vecchia canzone.
Politicamente è stata una batosta per Renzi, e si è dimostrato quello che diciamo da sempre: Renzi nel paese non ha mai vinto una elezione, se non quella lontana di sindaco di Firenze; è presidente abusivo per congiure di Palazzo, di cordate politico-finanziarie oscure e per sponsorizzazione dei padroni, Berlusconi compreso; ha scalato un partito di carrieristi e bande; e poi è andato veloce come un treno, calpestando parlamenti, giocando su più tavoli e contando sulla grande complicità, non solo di padroni, ecc., ma delle grandi organizzazioni sindacali confederali che tutt'altro che francesi hanno approvato il jobs act e risposto col silenzio-assenso alla catene di decreti fatti in tutti i campi.
Ma il voto, per quanto minoritario, di queste elezioni nelle grandi città ha dimostrato che la cricca renziana non gode affatto del consenso popolare. Anzi, tutti quelli che hanno perso del suo partito e da lui nominati dichiarano a denti stretti che li ha fatti perdere Renzi.

Ma se il voto ha sancito questa battuta d'arresto della 'marcia trionfale' di Renzi e probabilmente preannuncia un referendum costituzionale che gli andrà male, non è affatto vero che ha vinto il “cambiamento”.
E' certo che a Torino, a Roma le candidate del M5S hanno avuto un risultato che contiene una parte di voto di settori delle masse che vogliono il cambiamento. Ma non è vero che il M5S è il cambiamento. E' l'alternanza, al massimo. E' l'autocandidatura ad essere i nuovi 'comitati d'affare' del capitale, o almeno una forza di pressione dentro lo stesso recinto in cui si muove Renzi.
L'Appendino e la Raggi sono “volti nuovi” dello stesso stampo di quelle che circondano Renzi.
Noi pensiamo che non ci vorranno neanche i famosi “100 giorni” per verificare la natura antioperaia e antipopolare delle nuove sindache.

A Milano, a Bologna il voto incoraggia il peggio che in queste città si era andato affermando, la cui analisi sintetica avevamo fatto già prima delle elezioni.

Nei prossimi giorni, con dati e fatti, sarà necessario battersi e chiarire la sostanza del falso cambiamento, anche per smascherare l'ignobile capitolazione di settori del movimento e dell'estrema sinistra a Torino e a Roma, in maniera clamorosa, a Milano e a Bologna.

A Napoli la situazione era diversa e resta diversa nell'attuale congiuntura. Le elezioni sono state uno scontro reale tra De Magistris e il governo; il regime renziano-berlusconiano ha fatto quasi scomparire dai mass media le elezioni di Napoli, proprio per oscurarne lo scontro e il significato.
De Magistris è stato sostenuto da una sorta di coalizione sociale informale che lo ha preso in parola e in qualche maniera ha cercato di “dettarne” le parole. E qui la sconfitta di Renzi è clamorosa e il suo “partito” sul territorio è sbaragliato e in preda alle faide convulsive.
Ma ora le elezioni sono finite. Alle parole di chi ha vinto debbono corrispondere i fatti.
Noi non abbiamo alcuna fiducia che a quelle parole corrisponderanno i fatti.
Le prime dichiarazioni di De Magistris vanno in senso contraddittorio. Dice che incontrerà presto Renzi, e non pensiamo per galateo istituzionale; dice di voler collegarsi ai sindaci grillini, pur sapendo benissimo che i voti ricevuti erano contro Renzi, Lettieri e... i grillini;

ma a Napoli la battaglia centrale in questo momento è demolire le illusione elettorali della composita coalizione sociale che ha sostenuto DeMagistris. Perchè questo sì, questo più di ogni altro compromette il presente e il futuro dell'autonomia di classe e della lotta di classe, della lotta per il potere proletario in questa città.  

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