lunedì 30 maggio 2016

pc 30 maggio - Alla Marcegaglia operai in lotta

CONTRO LA DEPORTAZIONE E I LICENZIAMENTI: SCIOPERIAMO MARCEGAGLIA!

Il prossimo 15 giugno l’azienda ci ha ancora ingiunto la deportazione dallo stabilimento milanese a quello di Pozzolo Formigaro in Piemonte.
Noi non possiamo stare a guardare e faremo l’impossibile da oggi fino al 15 per far cambiare di nuovo idea all’azienda.
Ognuno di voi però può darci una mano:
-         in questi 21 giorni facendo girare più possibile il nostro comunicato;
-         organizzando ovunque affissioni e scritte sui muri, nelle bacheche aziendali, in Università a sostegno della nostra vertenza;
-         inventando qualunque cosa possibile e impossibile per denunciare Marcegaglia.
Noi chiediamo solo 7 posti di lavoro per i 7 operai che non hanno accettato il piano di deportazione aziendale, così come espresso anche dallo stesso accordo di chiusura, in uno degli
stabilimenti limitrofi a Milano.
Ci risiamo! La lotta non si può fermare!
L’anno scorso il “potere forte” di Marcegaglia ha tentato di licenziarci tentando di deportarci a Pozzolo Formigaro.
L’occupazione del reparto produttivo e il presidio del tetto presso l’azienda di Milano in Viale Sarca ci ha fatto strappare un accordo col quale siamo stati ricollocati in cassa integrazione straordinaria e la riattivazione dell’accordo che prevedeva che l’azienda dovesse tentare di ricollocarci in uno degli stabilimenti nei pressi di Milano (Boltiere, Corsico, Lainate e Lomagna).
La Marcegaglia in tutti questi mesi ha tergiversato e ci ha raccontato un mare di bugie. Noi sappiamo che negli stabilimenti in questione si lavora sotto organico e il nostro inserimento sgraverebbe in parte l’eccesso di lavoro caricato sui nostri colleghi e migliorerebbe qualità e quantità produttiva. Ma l’azienda ci vuole punire ancora. Chiaramente ci dice che le esigenze produttive sono a sua discrezione per cui non ritiene doverci reintegrare.
In un incontro tra le parti il 2 maggio scorso ci ha comunicato che non hanno soluzioni alternative al trasferimento, coi nostri mezzi, nello stabilimento di Pozzolo Formigaro. Per tale ragione ci sono state già recapitate le lettere che ci intimano di presentarci nella fabbrica piemontese il prossimo 15 giugno. Una nuova lettera di licenziamento mascherata dal trasferimento!
La nostra dignità non è disponibile! La nostra vita, le nostre famiglie, i nostri affetti non sono a disposizione della banda Marcegaglia! Vogliamo un lavoro per ognuno dei 7 nei 4 stabilimenti previsti.
Per questo motivo saremo costretti a mettere in campo tutte le iniziative di lotta anche “impossibili e inimmaginabili” per poter ridare speranza al nostro futuro!
Chiediamo alle RSU e ai lavoratori degli stabilimenti Marcegaglia di sostenere le nostre future iniziative!
Chiediamo alle lavoratrici e ai lavoratori, ai compagni e alle compagne, agli uomini e alle donne che ci hanno sostenuto o che vorrebbero farlo a sostenere la nostra battaglia, a far conoscere e denunciare l’arroganza di questo padrone, a costruire assieme a noi o anche autonomamente iniziative di lotta contro il padrone del Jobs Act, del salario d’ingresso, esponente di punta del potere affatto occulto che ci vuole in miseria e super sfruttati.
I nostri fratelli francesi stanno dimostrando che lottare è possibile e giusto!
Piegare la volontà del potere di Marcegaglia potrebbe essere una scintilla che rompe con la rassegnazione degli ultimi anni!
Abbiamo bisogno del sostegno attivo di tutte e tutti!
Mettetevi in contatto con noi per essere informati dei prossimi appuntamenti.

I 7 operai in lotta.
cellulare: 349 49 06 191

Facebook: Autoconvocati Marcegaglia

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