giovedì 19 maggio 2016

pc 19 maggio - Milano dopo EXPO: le mani dei padroni sulla città... e sulla politica, in perfetto stile moderno fascista.

Assolombarda ai candidati sindaco: “Una grande alleanza pubblico-privato per Milano Città STEAM” 

Assolombarda, un libro-ricetta per candidati sindaco

Da Assolombarda un libro che raccoglie una serie di contributi che analizzano il primo anno di vita della città metropolitana e che può essere un utile bagaglio per i candidati e, poi, per il futuro sindaco di Milano



da il GIORNO - Incontro adAssolombarda per Sala, Parisi e Cattaneo che si sono confrontati sulle proposte presentategli questo pomeriggio dal presidente Gianfelice Rocca. Agli industriali "propongo di essere partecipativi di un modello di Milano che può crescere sempre di più e che trova nell'internazionalizzazione la sua forza. Questo sarà uno degli obiettivi fondamentali del mio mandato", ha assicurato Sala, a margine del confronto. "Bisogna pensare alla Milano che va bene, che cresce, che produce ricchezza e bisogna, anche, pensare a quelli che di ricchezze ne hanno meno", ha aggiunto. "La proposta di governo della città porta sviluppo, occupazione, sicurezza. La collaborazione con il settore privato e con le imprese è fondamentale e l'occupazione la fanno gli investitori privati, quindi dobbiamo fare in modo di liberare le imprese dal peso della burocrazia e dalla pressione fiscale che a Milano è molto cresciuta in questi anni", ha sottolineatoParisi. "La nostra proposta non è solo agli industriali ma si rivolge alla città. Gli industriali sono una delle basi fondanti della nostra comunità e, quindi, vanno quindi valorizzati", ha sostenuto Corrado. 
BOTTA E RISPOSTA SALA-PARISI - Nel corso dell'incontro botta e risposta tra il candidato tra Stefano Parisi e Giuseppe Sala, sul ruolo dell'ex sindaco della città, Letizia Moratti, per Expo. Parisi ha bacchettato Sala, dal palco di Assolombarda: "dire che quei due litigavano sempre", riferito alla Moratti e al governatore lombardo dell'epoca, Roberto Formigoni, "non è giusto, proprio lei che ha voluto Expo con le unghie e con i denti, che ha dato qualsiasi cosa, ti ha nominato suo City manager e, poi, amministratore delegato della società Expo2015. È sbagliato, non facciamo degenerare la politica". La critica alla Moratti "non è sulla sua gestione ma sui suoi dibattiti con Formigoni - ha ribadito Sala - che hanno paralizzato a lungo Expo. Non sono qui a mettermi grandi medaglie ma, se io e chi ha lavorato con me, non avessimo preso in mano Expo, cinque anni fa, Expo sarebbe finita lì". Se Milano "oggi è così, gran parte è merito di Expo - ha concluso Sala - mentre i tuoi alleati, sono lì a fustigare Expo, un giorno sì e uno no, soprattutto da quando mi sono candidato sindaco". 

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