mercoledì 18 maggio 2016

pc 18 maggio - Strasburgo-Taranto... Processi paralleli ai padroni assassini, Stato e governi complici. Un episodio e una parte della guerra di classe che ancora nessuno vuole realmente fare. Ma non è che l'inizio - proletari comunisti-PCm Italia

L’Ilva sotto processo a Taranto. E l’Italia sotto processo a Strasburgo. Destini incrociati che riaffermano il dilemma fra diritto alla vita e diritto al lavoro, produzione e impatto ambientale, profitto e sicurezza. Da Strasburgo arriva la notizia che lo Stato italiano è formalmente sotto processo di fronte alla Corte europea dei diritti umani: l’accusa è di non aver protetto la vita e la salute di 182 cittadini di Taranto e dei comuni vicini dagli effetti negativi delle emissioni dell’Ilva. Le denunce erano state presentate fra il 2013 e il 2015. Alcuni cittadini rappresentano i congiunti deceduti, altri i figli minori malati.
Nel ricorso si sostiene che “lo Stato non ha adottato tutte le misure necessarie a proteggere l’ambiente e la loro salute” e si contesta al governo il fatto di aver autorizzato la continuazione delle attività del polo siderurgico attraverso i cosiddetti decreti ‘salva Ilva’.

Ilva, i ricorrenti: ”Ci sentiamo impotenti, per questo ci siamo rivolti a Strasburgo”

Il processo è cominciato con il lungo ed estenuante appello da parte del presidente della Corte d’assise, Michele Petrangelo,
L’udienza è andata avanti a singhiozzo fra deposizione di atti, eccezioni, repliche e controrepliche. E’ stata rigettata la richiesta dell’avvocato Giandomenico Caiazza, difensore di Archinà, impegnato in un altro processo in Cassazione, di soprassedere sulle decisioni che riguardavano la regolarità delle parti civili. La Corte d’assise, dopo una camera di consiglio di oltre tre ore, ha aggiornato l’udienza al 14 giugno prossimo per un difetto di notifica.
Le notifiche erano arrivate al vecchio difensore dell’imputato, che aveva invece eletto il proprio domicilio presso Riva Fire

Quello di Strasburgo “è un attacco diretto e formale allo Stato italiano in cui si chiede che venga fatta luce sulla questione in maniera adeguata. Ci si chiede inoltre se in questi anni, dal 2012 a oggi, siano state portate avanti le bonifiche sul territorio".

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