domenica 3 aprile 2016

pc 3 aprile - Israele arruola gli autistici!

Ieri è stata la giornata internazionale sull'autismo, un tragico problema che affligge milioni di famiglie nel mondo. Anche questa "malattia" viene trattata dall'attuale sistema sociale con una grande dose di ipocrisia e grande distanza tra parole e fatti. Ma chi batte tutti, mettendo a nudo il proprio carattere nazista è lo Stato di Israele che ha pensato bene, viste le caratteristiche di questi ragazzi, che molti hanno conosciuto attraverso il film Rain Man - L'uomo della pioggia - di utilizzarli nell'esercito!

Unità 9900: Israele arruola gli autistici: sono bravissimi!

Si chiama Unità 9900 ed è un reparto di intelligence dell’esercito israeliano che, in collaborazione con l’organizzazione Ro’im Rachok (in ebraico “vedere il futuro”), sta inserendo alcuni giovani autistici. Fino al 2008, la legge prevedeva per loro l’esenzione dal servizio militare: otto anni fa, però,
l’esercito ha iniziato a valutare caso per caso l’inserimento di persone autistiche nei segretariati o come volontari civili presso scuole e ospedali.

Nell’Unità 9900, invece, il compito assegnato è analizzare immagini satellitari ad alta risoluzione. Un lavoro cruciale e al tempo stesso noioso per la maggior parte delle persone perché richiede di trascorrere ore ad analizzare nel dettaglio sequenze di fotografie del territorio, scattate da angolazioni differenti e in momenti diversi, per cogliere cambiamenti anche minimi. Una capacità che, in genere, è particolarmente sviluppata in persone con disturbi dello spettro autistico.

“Le persone autistiche spesso si esprimono in termini di immagini” spiega Geraldine Dawson, direttrice del Duke Center for Autism and Brain Development di Durham, in North Carolina “e il loro modo di pensare somiglia più all’integrazione di una serie di elementi che poi compongono l’intero: questo permette loro di individuare molti più dettagli rispetto a un approccio olistico”.

L’inserimento dei volontari si svolge in tre fasi: la prima consiste nella verifica della capacità di analizzare correttamente le immagini e di integrarsi nella struttura dell’esercito. Chi supera questa selezione, inizia un corso di tre mesi per imparare a legge le mappe satellitari; in parallelo, gli aspiranti analisti sono seguiti da uno staff di terapisti che il aiutano a far fronte alle nuove responsabilità e a eventuali stress che esse possono comportare. La terza e ultima fase, che dura altre tre mesi, si svolte a Tel Aviv, dove continua l’addestramento e l’attività di supporto psicologico che mira ad aumentare l’autonomia dei giovani arruolati. Da lì in avanti, sarà una loro scelta se proseguire o meno il servizio militare.


Il venerdì 12 febbraio 2016

Nessun commento:

Posta un commento