giovedì 28 aprile 2016

pc 28 aprile - RESPINGERE L'ORDA NERA DEI "MURI" ANTIMMIGRATI RIGUARDA TUTTI I PROLETARI E LE MASSE POPOLARI


(Dal n.9 di Proletari comunisti) 
"...Sono i muri antimmmigrazione che vincono, sono le forze reazionarie, che caratterizzano la composizione attuale del cosiddetto “imperialismo europeo”.
.L'Europa è un coacervo di imperialismi, ognuno dei quali sostiene dgli “interessi nazionali”, che a volte convergono con quelli degli imperialismi maggiori, Germania in testa, a volte divergono e, nel caso di alcuni paesi, seguono apertamente gli indirizzi legati all'imperialismo americano.
Se esistesse per davvero una comunità europea, come polo imperialista unico, non assisteremmo all'orgia sulla pelle dei migranti a cui da mesi assistiamo e che è il vero argomento di discussione nei Vertici.
Tutto questo si traduce – insieme all'emergenza terrorismo - all'interno di ogni paese in processi di moderno fascismo e nazismo dichiarato che trasformano progressivamente tutta l'Europa in una nuova orda nera che ne va ridisegnando geografia e in futuro confini .Così si assiste a paesi, una volta definiti “civili” e sociademocratici, come quelli scandinavi, diventare terreno di scorribande quotidiane contro gli immigrati;
Questo blocco delle frontiere non è solo contro i migranti. La pace del continente europeo torna ad essere venata da una potenziale guerra permanente.Tutti i governi e tutte le forze politiche borghesi sul contenimento dei migranti giocano la loro carta esplicita e di organizzazione del consenso nazionalista antimmigrati, che poi serve  per tutta la politica interna antioperaia e antipopolare disegnando un futuro sempre più tenebroso.
L'orda nera è parte della tendenza alla guerra che avanza. Per questo la battaglia contro i muri e le politiche antimmigrazione e di solidarietà con gli immigranti è sempre di più una battaglia dentro un conflitto tra pace e guerra, tra progresso e reazione; la vera guerra di civiltà che proletari, masse popolari, forze democratiche, antifasciste sono obbligati a condurre all'interno di ciascun paese europeo".

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