martedì 19 aprile 2016

pc 19 aprile - La lotta contro i sabati straordinari alla FCA Termoli è continuata nonostante l'azione repressiva filopadronale targhettata CGIL-FIOM Landini

CONTINUANO GLI SCIOPERI DEGLI STRAORDINARI ALLA FCA DI TERMOLI!

Questo sabato la dirigenza dello stabilimento Fiat-Chrysler di Termoli è tornata a obbligare i lavoratori allo straordinario. Lo fa per compensare la politica di disinvestimento dell’azienda, che si trova con impianti vecchi che anziché rinnovare vuole sfruttare all’osso e mantenere a regime senza interruzioni. Eventualmente sfruttando all’osso anche i lavoratori, già vessati da ritmi durissimi, malattie professionali e stanchezza cronica.
Che per questo, nonostante il regime repressivo che vige nella Fiat di Marchionne e le incredibili pressioni aziendali, continuano ad aderire agli scioperi organizzati dalla maggioranza delle RSU FIOM. Scioperi che stanno avendo un
successo inaspettato nonostante gli ostacoli posti dalla dirigenza locale e nazionale dello stesso sindacato: sabato scorso, intatti, l’adesione è stata circa del 50%, e questo nonostante fossero tre settimane che il sabato non si lavorava e quindi mancasse uno dei tristi motivi del successo degli scioperi precedenti, cioè la stanchezza fisica di operai che non ce la fanno più a sostenere certi ritmi. Due settimane fa c’erano le vacanze pasquali, la settimana precedente invece l’azienda aveva revocato lo straordinario senza addurre motivazioni.
Ma la motivazione è chiara: la riuscita degli scioperi che stanno venendo portati avanti da mesi, con tanto di corteo interno in grado di coinvolgere 200 operai!
Che dopo tre settimane gli scioperi continuino a riscuotere questo successo in condizioni così difficili è un dato importantissimo. Che una delle ragioni del successo sia proprio la stanchezza e l’esasperazione dovrebbe motivare le dirigenze sindacali a dare voce alle frustrazioni di chi non ce la fa più a essere sfruttato e a trovare le strategie migliori per lottare contro lo sfruttamento della Fiat. Anche perché l’azienda non ha alcuna intenzione di interloquire con i propri dipendenti ed è chiusa in un assordante silenzio.
Purtroppo non sembra proprio questa l’intenzione dei funzionari sindacali. Se ormai FILM e UILM sono pienamente allineati a Marchionne, gravissimo risulta il comportamento della FIOM, che pure riconosce la validità delle ragioni degli scioperi, ma ha colpito i propri delegati con assurde dichiarazioni di incompatibilità con la propria organizzazione sindacale. La loro colpa sarebbe infatti aver provato a portare avanti gli interessi dei lavoratori andando al di là degli steccati sindacali, provando a coordinarsi con i sindacati di base e con altri lavoratori.
Ma se ci vogliono compatibili e sempre più sacrificati al dispotismo aziendale, a ritmi esasperanti e salari miseri, allora non possiamo non ripetere che SIAMO TUTTI INCOMPATIBILI!

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