giovedì 31 marzo 2016

pc 31 marzo - REFERENDUM SULLE TRIVELLE - MESSI DAVANTI AL FATTO COMPIUTO

Ogni giorno che passa si nota sempre di più la natura autoritaria che contraddistingue l’attuale dirigenza sedicente democratica; questa volta è il tema del referendum sulle trivellazioni del prossimo diciassette aprile a far risplendere in tutta la sua fulgidezza la figura del Presuntuoso Toscano, Renzi, personaggio che non perde occasione per dimostrarsi un piccolo ducetto.
Nei giorni scorsi la direzione del Partito (sedicente) Democratico, che avrebbe dovuto decidere quale sarebbe stata la sua linea ufficiale da tenere nel merito del quesito, è stata spostata – a causa degli attentati terroristici che hanno colpito Bruxelles – al prossimo lunedì quattro aprile.
Logica vorrebbe che, non essendo ancora fissato dal PD un modus operandi, gli esponenti liberal-clericali si astenessero dal partecipare alle tribune referendarie; invece no: giù con il battage pubblicitario per la gita al mare invece che ai seggi.
L’ala liberaldemocratica protesta per il comportamento della cricca renziana; Roberto Speranza, ex capogruppo alla Camera dei Deputati silurato per far posto all’estremista renziano Ettore Rosato, afferma: “l’astensione al referendum è la negazione dei principi del Pd”...
Ca va sans dire che il Bischero Fiorentino, in direzione, avrà gioco facile nel ricattare i suoi avversari osservando che “gli elettori non capirebbero un improvviso dietrofront”; il dubbio è che agli ’emarginati’ possa andare bene così: altrimenti dovrebbero pretendere parità di spazi televisivi, se non l’anticipo della riunione interna.
Genova, 31 marzo 2016
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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