lunedì 8 febbraio 2016

pc 8 febbraio - A Cagliari non vogliono Salvini

 Cagliari, 11 febbraio: respingiamo Salvini!

12695446 10204408463810209 124708077 oEra il maggio 2010 quando, con un goffo tentativo, i leghisti tentarono un primo approdo a Cagliari. Finì con bordate di fischi e bandiere padane bruciate. In più di 400 contestarono il comizio in piazza Costituzione di Castelli, al tempo viceministro, accompagnato dal ribelle del PdL Piergiorgio Massidda, un veterano dei giochi di potere della politica isolana oggi riabilitato e in corsa per le comunali del capoluogo in quota a un centro-destra più che terremotato. Cambiano i tempi, cambiano le carte ma gli interessi restano immutati: oggi la Lega ci riprova. Giovedì 11 febbraio Matteo Salvini è intenzionato a raggiungere la Sardegna, ospite della lista Noi con Salvini. Tre tappe in una giornata: Cagliari, Alghero e Olbia. Nel capoluogo sardo è prevista l'inaugurazione della sede di Noi con Salvini, nel quartiere di Sant'Avendrace e in tarda mattinata una conferenza a porte chiuse in un albergo. Dietro la sigla Noi con Salvini Sardegna, Daniele Caruso, un noto personaggio dell'estrema destra cagliaritana, avvezzo a esplicite professioni di fede fascista, già alla guida del cosiddetto Movimento Sociale Sardo-La Destra. Si tratta di elementi la cui presenza è stata più volte respinta a Cagliari nelle rare occasioni in cui hanno provato ad affacciarsi per le strade per propagandare odio razziale, securitarismo, omofobia. In linea con la
sua strategia nazionale Salvini prova a ricomporre le destre sul radicalismo fascista in cerca di consensi elettorali.
In risposta a questa provocazione una partecipata assemblea all'università ha lanciato una manifestazione decisa a respingere la presenza di Salvini e dei suoi soci isolani. L'appuntamento è in piazzale Trento per le ore 9, a poche centinaia di metri da dove il leader leghista vorrebbe inaugurare la sede locale dei propri sostenitori (qui l'evento fb). Le offese di questi anni di leghisti e fascisti ai sardi non sono state dimenticate. Cagliari si prepara a respingere Salvini, contro chi accampa una fittizia agibilità politica sarà la piazza a prendere parola riportando al centro l'urgenza del conflitto sociale, della necessità del dissenso, per contrastare i processi di impoverimento che colpiscono in maniera drammatica la Sardegna.
Riportiamo di seguito la convocazione della manifestazione lanciata dal Coordinamento Antifascista Cagliaritano:

L'11 Febbraio in Sardegna sbarca il leader della Lega Nord Matteo Salvini, sarà presente a Cagliari, Olbia e Alghero. Invitiamo tutte le compagne e i compagni sardi, famiglie, migranti, studentesse e studenti a mobilitarsi per rendere il più sgradevole e difficile possibile la presenza nell'isola, del leader del fascio-leghismo italiano. E' importante secondo noi oltre alla costruzione di momenti di massa come a Cagliari, in piazza Trento, che ogni territorio o comunità possa intervenire mostrando il proprio dissenso e la propria contrarietà alle idee che questo personaggio porta avanti. Per chi volesse venire a Cagliari offriamo completa disponibilità per il pernottamento dalla sera prima.
Il Coordinamento Antifascista Cagliaritano attraverso incontri e assemblee, di cui l'ultima il 3 febbraio, ha espresso la volontà di voler respingere Salvini, respingere il fascio-leghismo che lui rappresenta e respingere chiunque si voglia affiancare al suo modo di pensare razzista e xenofobo. Con noi le realtà in movimento, associazioni, le singole e i singoli che hanno partecipato all'Incontro al Magistero, hanno ritenuto doveroso sottolineare come il fascismo e il razzismo siano fenomeni che debbono essere contrastati con una scelta di parte netta e soprattutto concreta, attraverso la pratica. Le condanne sui social network o una contrapposizione ideologica sul piano dialettico non possono bastare a contrastare movimenti reazionari che per quanto possano sembrare insulsi nelle loro rivendicazioni, in momenti di crisi economica e tensioni sociali tendono ad acquisire forza e consenso. Salvini, i fascio-leghisti e tutti i vecchi e nuovi residui della destra italiana (e sarda) sono protagonisti da anni di campagne mediatiche demagogiche e populiste. Il leader della Lega Nord fomenta una guerra tra poveri, una repressione del conflitto sociale e il mantenimento dei privilegi di quelle classi che meno hanno sofferto della crisi. Abbiamo deciso di concentrare i nostri sforzi e la nostra presenza sul quartiere di Sant'Avendrace dove le contraddizioni della società sono più esacerbate. Siamo consci della necessità di aprire un dialogo con gli abitanti del quartiere per evitare che il populismo e la demagogia leghista possano attecchire. Non ci interessa la vetrina mediatica dell' Hotel Panorama in quanto la nostra azione politica mira alla costruzione di un rapporto con chi come noi vive la distanza tra chi decide e chi vive i quartieri. Privilegiando il quartiere rispetto all'Hotel vogliamo evitare di diventare il capro espiatorio riflesso sugli obbiettivi di fotografi e cameraman, che verrebbe sicuramente utilizzato nella narrazione vittimistica della gita del leghista in terra sarda.
I respingimenti a mare dei migranti sono uno dei cavalli di battaglia di Salvini come dei suoi seguaci, noi vogliamo rispondere con la stessa moneta RESPINGIAMO SALVINI! Se poi di accoglienza dobbiam parlare, abbiamo riservato la stessa che ai migranti è data in Italia. Facciamo in modo che l'esercito e le forze dell'ordine scortino passo passo il leader della Lega Nord nella sua attraversata nell'isola. Bruciamo il tappeto rosso.
RESPINGIAMO SALVINI perchè è un trasformista e un impostore. Ha sempre cercato consensi sputando odio e rancore contro di noi e ora viene a fare la bella faccia in vista delle prossime campagne elettorali.
RESPINGIAMO SALVINI perchè non vogliamo che le sue idee su famiglia, immigrazione, legalità, repressione prendano piede in quest'isola o altrove. Vogliamo essere una terra di lotte e uguaglianza non una roccaforte di despoti, razzisti, sessisti, reazionari e militari.
RESPINGIAMO SALVINI PERCHE' VOGLIAMO LA PACE FRA GLI OPPRESSI E LA GUERRA ALL'OPPRESSORE. Se siamo e rimaniamo periferia dell'impero, lo dobbiamo anche a personaggi di merda come questi, che pur di costruirsi il proprio giardinetto in ciottolato hanno tolto i ciottoli alla piazza del paese.
NON ESISTE DIALETTICA DEMOCRATICA CON QUESTA GENTE, PER UNA VOLTA PARLIAMO NOI, LA PIAZZA!
APPUNTAMENTO H 9 PIAZZA TRENTO.  

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