mercoledì 17 febbraio 2016

pc 17 febbraio - Ex Fiat Termini Imerese: firmato il contratto di sviluppo tra Invitalia e Blutec, ma gli operai sono ancora in attesa della firma sulla cassa integrazione per il 2016

La firma dell’accordo sembra un passo avanti in questa lunghissima vertenza, ma non bastano certo le tante parole di entusiasmo del ministro e dei sindacalisti per convincerci che è tutto a posto, e cioè che la produzione ripartirà ecc. ecc., bisogna guardare con attenzione questo accordo, il cui testo completo per adesso non si conosce. 
 È chiaro comunque già dalla lettura del comunicato del Ministro Guidi che non c’è da stare tanto allegri, visto che di sicuro fino a questo momento ci sono solo i corsi di formazione che a gruppi di circa 200 gli operai stanno facendo in questi mesi sulla sicurezza sul lavoro e qualcos’altro. Un altro piccolo gruppo di operai sta facendo un altro tipo di corso che dovrebbe servire per formare disegnatori al computer di componenti per auto. Tutti i corsi sono pagati dalla Regione Sicilia, e fino a questo momento non c’è né l’insegna Blutec davanti alla fabbrica né nessun altro segno distintivo
dell’azienda dentro la fabbrica!
Anche tutti i soldi per il “rilancio” sono pubblici! Su 90 milioni Regione e Invitalia ne stanziano 71, mentre la Blutec dovrebbe investire il resto che finora non si è visto!
3 anni poi per assorbire tutti gli operai sono davvero troppi! Ciò significa che gli operai che man mano resteranno fuori dovranno fare ancora anni di cassa integrazione! Per non parlare degli operai dell’indotto! E per quest’anno la cassa integrazione non è ancora stata firmata.

Non entriamo per adesso nel merito del tipo di produzione e che possibilità reale ha questa azienda di sopravvivere nella crisi mondiale in corso.
Le chiacchiere, riportate dal GdS di oggi, compiaciute dei sindacalisti sono poi davvero patetiche, come quelle del rappresentante della Fiom che dice che gli operai “Adesso potranno rientrare in fabbrica e produrre auto”. Adesso? Da dove gli viene questa sicurezza? O di quelli della Fim che non hanno mai il senso del ridicolo: “resta il nostro obiettivo primario garantire la piena occupazione di tutti i lavoratori non solo ex Fiat ma anche dell’indotto”! Questo viene detto dopo oltre 4 anni di chiusura della fabbrica! E meno male che il loro obbiettivo primario è la piena occupazione, pensa se era secondario…
Una cosa è sicura: in tutta questa operazione si conferma la strategia principale di “tutte le parti coinvolte”, come dice la ministra, e cioè quella di prendere tempo!

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