sabato 13 febbraio 2016

pc 13 febbraio - Perde il lavoro e si dà fuoco in auto...

Ai morti sul lavoro si sommano i tanti della disoccupazione, del non lavoro. Si tratta di quegli omicidi che in questa società capitalistica non hanno colpevoli...



Perde il lavoro e si dà fuoco in auto: tragedia in piazza a Villabate
PALERMO. "Perdonami per quello che sto facendo, ti voglio bene...". E' stato questo l'ultimo messaggio inviato con il suo telefonino alla figlia Federica da Ferdinando Bosco, 54 anni, poco prima di cospargersi di benzina e darsi fuoco all'interno della auto nei pressi del mercato ortofrutticolo di Villabate. L'uomo una settimana fa era stato licenziato dalla ditta di autotrasporti per la quale lavorava.

L'ennesima mazzata dopo la recente morte della madre e la separazione dalla moglie. La perdita del lavoro lo aveva fatto precipitare in uno stato di profonda prostrazione. Tanto che quando la figlia ha ricevuto il messaggio ha subito intuito quello che stava per accadere e si è precipitata di corsa in piazza Figurella, dove il padre caricava di solito sul suo camion le cassette di prodotti agricoli destinate ai mercati della Sicilia. Ma quando la giovane è arrivata le fiamme erano già alte. Ha tentato di avvicinarsi ma è stata allontanata dai carabinieri e dai vigili del fuoco, impegnati a spegnere il rogo prima che l'auto esplodesse.
"Federica è arrivata davanti alla Fiat Idea in fiamme dopo avere ricevuto il messaggio del padre, ha provato a salvarlo ma non c'è stato nulla da fare" racconta singhiozzando un cognato dell'autotrasportatore. Sul luogo della tragedia, davanti all'auto carbonizzata ancora in fumo, scene strazianti. I parenti della vittima si abbracciano, piangono, si disperano. "Non si può morire così - dice tra le lacrime un'altra cognata - Non è giusto". "Da quando aveva perso il lavoro era disperato - commenta un altro parente - questo suicidio è uno schiaffo per tutti. Ci vuole coraggio a togliersi la vita in questo modo".
Ferdinando Bosco, che si era da poco trasferito da Palermo alla vicina Villabate, era separato; la figlia, alla quale era legatissimo, viveva con la moglie. Una solitudine amplificata dalla recente perdita della madre e dalla lettera di licenziamento ricevuta una settimana fa. Un dolore profondo che lo ha portato a progettare di togliersi la vita alla maniera dei bonzi. L'autotrasportatore non ha lasciato nulla al caso. Nell'auto, accanto al cadavere della vittima, è stata trovata dagli investigatori una tanica di benzina. Un suicidio studiato nei minimi dettagli, compreso quell'ultimo Sms alla figlia: "Perdonami".

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