sabato 7 febbraio 2015

pc 7 febbraio - Sul sindacato di classe . . . da Pillole comuniste

Senza partito non c'è sindacato di classe e il partito della classe ha indispensabile necessità del sindacato di classe. Chi non comprende questo non è un comunista rivoluzionario ovvero è un comunista a parole e/o un economicista e/o un rivoluzionario piccolo borghese.

da Pillole comuniste 1 - 05/07/2013

Gli organismi generati, di classe, non possono esistere senza il partito della classe. Il sindacato, come tale, ha l'esigenza prioritaria dell'esistenza di quel partito ma il partito stesso ha bisogno del suo sindacato che stia in mezzo alle masse operaie in lotta e ne colga i problemi che non siano necessariamente rivendicazioni salariali e/o vertenze per la salvaguardia del posto di lavoro ma anche e soprattutto necessità di una diversa società nella quale "vivere" si possa scrivere con lettere maiuscole . . . per questo, come una ruota dentata, trasmetterà questi "umori" al partito della classe, cioè al partito comunista dal quale nasce.
Chi non capisce o finge di capire altro non è pienamente comunista e fuori di ogni dubbio MLM ma un rivoluzionario piccolo borghese che tende e intende cambiare la società a suo piacimento!

pc 7 febbraio - Per approfondire la questione Charlie Hebdo occorre tornare indietro - 1a parte


Per comprenderne meglio tutti gli aspetti, iniziamo la pubblicazione di estratti della relazione del La Nuova Bandiera - PCm al meeting internazionale "dalla rivolta delle banileues alla rivoluzione proletaria" svoltosi a parigi nell'aprile 2006.
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Dalla rivolta delle banlieues alla rivoluzione proletaria
25 mila poliziotti schierati nelle banlieues la notte del 31 dicembre 05 a difesa dell’ordine e della sicurezza contro la possibile ripresa della rivolta, hanno offerto l’immagine eloquente di quello che la rivolta ha costituito per la Francia e per i paesi imperialisti in generale. L’ostentata dimostrazione di forza dello Stato francese è risultata paradossalmente una smaccata dimostrazione di debolezza, la borghesia francese e il suo Stato non erano in grado di garantire più un capodanno normale ai 500mila che affollavano gli Champ Elisees se non al prezzo di uno Stato di militarizzazione simile ad uno Stato di guerra.