lunedì 14 dicembre 2015

pc 14 dicembre - Manifestazione a Palermo contro la repressione che vuole arrestare le lotte sociali.

Venerdì 11 dicembre alle ore 18 in piazza Verdi abbiamo partecipato alla manifestazione dei collettivi indipendenti uniti contro la repressione che vuole arrestare le lotti sociali. Si tratta di una realtà nuova nata da poco che vede insieme diversi collettivi studenteschi soprattutto di alcune scuole occupate.

Lo striscione che hanno tenuto per tutto il tempo del sit-in diceva: “Resistenza contro ogni repressione”. Nel frattempo diffondevano il volantino.
In particolare è stato denunciato l’intervento massiccio e violento della digos in tutte le scuole che sono state occupate quest’anno, più che negli altri anni, come tentativo di impedire le occupazioni e a sostegno dei presidi reazionari.
Abbiamo contribuito ad allargare la denuncia con il nostro volantino che riportava i fatti dell’Istituto Piazza dove il preside e la digos hanno usato le maniere forti e di cui gli studenti presenti al sit-in non sapevano. La reazione alla notizia è stata naturalmente di indignazione ma soprattutto di volontà di reagire a tutto questo.
Alla domanda sul perché si definiscono indipendenti hanno risposto che non condividono le posizioni dei collettivi già esistenti che sono legati al centro sociale più attivo a Palermo perché troppo localiste, per le loro bandiere della Trinacria… lo tra l’altro si dichiarano antifascisti e anticapitalisti e hanno interesse ad approfondire gli aspetti della lotta di classe.
Noi abbiamo messo l’accento sulla questione della repressione che colpisce tutti dagli studenti agli operai, alle lotte sociali e che su questo è necessario organizzarsi e continuare a lottare insieme, cosa su cui i ragazzi in generale si sono trovati d’accordo.
Nonostante la manifestazione sia stata pochissimo pubblicizzata, nella sostanza si è trattato solo quasi di un passa-parola, si è trattato insomma di una iniziativa importante che ha messo al centro dell’attenzione, appunto, la repressione di questo stato contro le lotte e la necessità di dare una risposta.

Nessun commento:

Posta un commento