martedì 4 agosto 2015

pc 4 agosto - Senza bere, mangiare e sedersi: così si lavora a EXPO


noexpo_logo_masckCarlo (il nome è di fantasia) lavora in Expo
con il ruolo di addetto all’accoglienza. E’ il primo
volto che vede il visitatore quando entra
nei padiglioni nazionali della grande esposizione
universale.
Curati, di bell’aspetto e sempre sorridenti, queste
le richieste di EXPO SpA e Manpower ai propri
dipendenti.
Al lavoratore viene imposto un regolamento,
come ogni azienda che si rispetti.
Quello di Manpower è a dir poco restrittivo:
Vietato bere, mangiare, sedersi e senza pause.
Tutto per iscritto.
I sacrifici si sa vanno di pari passo con il valore della propria prestazione, capita
quindi nei normali luoghi di lavoro che alle energie spese per un lavoro salariato
corrisponda una paga adeguata. Nulla da fare in EXPO,
Carlo non mangia non beve, non si può sedere per 8 ore di fila per 5 giorni alla
settimana per una retribuzione di 797 € lordi equivalenti a circa 560 € al mese.
Expo, da alcuni decantata come la soluzione alla fame nel mondo affama i propri
lavoratori con stipendi da fame. Con lo zampino di Manpower (agenzia interinale)
e di IVRI che di fatto gestisce l’appalto dell’accoglienza agli stand. Sarebbe
curioso sapere quanto vale questo appalto e quanto ci guadagnano EXPO,
Manpower, e IVRI. Qeusta cifra non ci è dato saperla e  resta nelle oscure stanze di
EXPO Spa.
Nel frattempo il Carlo di ogni stand continuerà a sorridere ai visitatori, per 3.2 €
l’ora. In alcuni stand della grande esposizione universale non ci si compra
nemmeno una bottiglietta d’acqua.

da bgreport

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