giovedì 9 luglio 2015

pc 9 luglio - G8, il sindacato di polizia Coisp: "Finalmente manifestiamo il 20 luglio a piazza Alimonda. Vogliamo rimuovere la targa di Carlo Giuliani" - la grave provocazione deve essere vietata, altrimenti dovrà essere respinta con tutti i mezzi necessari costi quel che costi

A 14 anni dal tragico G8 di Genova, il sindacato di polizia Coisp manifesterà il 20 luglio a piazza Alimonda dove fu ucciso Carlo Giuliani. Una iniziativa che non mancherà di scatenare polemiche, visto che in contemporanea il sindacato degli agenti chiede con una raccolta-firme di rimuovere il monumento che ricorda il giovane Giuliani.
La manifestazione, assicura il Coisp in un lungo comunicato, "non vuole essere assolutamente etichettata come una boutade o peggio ancora una provocazione, ma vuole essere un momento costruttivo dal quale però far emergere il G8 genovese in tutta la sua cruda e difficile realtà evitando che diventi per l’ennesima volta solamente un pretesto per attaccare nuovamente l’operato delle Forze dell’Ordine".
Proprio in questi giorni la madre di Federico Aldrovandi, il ragazzo ucciso durante un controllo di polizia nel settembre 2005, ha annunciato con una lettera di voler ritirare la querela al segretario del Coisp, Franco Maccari, che organizzò un sit-in sotto le finestre del municipio di Ferrara dove lavora la signora Patrizia Moretti e accusò la famiglia Aldrovandi di usare il dolore per spargere veleno contro la polizia.
La manifestazione di piazza Alimonda sembra una replica di quell'exploit. "Fin dalle prime luci dell'alba" del prossimo 20 luglio, scrive il Coisp, proprio nel luogo dove Giuliani venne ucciso il sindacato continuerà a raccogliere firme per togliere la targa posta ufficialmente nel 2013 per ricordare il ragazzo. Una lapide che per il Coisp è una cattiva educazione per le giovani generazioni: "Forse per come ci si debba sentire in qualche modo autorizzati nel cercare di uccidere dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine?".
Nel pomeriggio Maccari, il segretario, farà parte di un dibattito "da una struttura mobile", che assicura aperto a tutti.
"Questo sarà il nostro 20 Luglio dal titolo 'l’estintore quale strumento di pace: un’evoluzione lunga 14 anni! Dalla devastazione ed il saccheggio al reato di tortura, dal divieto di manifestare con il volto travisato al numero identificativo per le Forze dell’Ordine'".

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