mercoledì 15 luglio 2015

pc 15 luglio - La stessa devastazione: Renzi con "la buona scuola", Maroni con "la riforma sanitaria". Occorre che i lavoratori, i malati, il sindacalismo di base e di classe, si mobilitino seguendo l'esempio dei lavoratori della scuola, per cacciare questa giunta...

.. l'alternativa non possono essere né il populismo del M5S né la falsa opposizione, sia che sia del PD o che travestita da alternativa di sinistra





Milano, 14 luglio 2015 - Questa mattina, il consiglio regionale ha cominciato a a discutere la riforma del sistema socio-sanitario, la legge più importante del Maroni I. Mezza legge, 32 articoli su 121 del testo unico della sanità, cioè principi e governance col resto da adeguare entro fine anno... una riforma, fortemente voluta dal governatore Roberto Maroni
  Maroni ha ricordato i due "principi chiave" del provvedimento, ovvero "il principio di libera scelta e il passare dal curare a prendersi cura migliorando l'assistenza alle cronicità" e alcuni punti di itervento come "il dimezzamento delle Asl, più trasparenza e un'unica centrale acquisti che porterà a risparmi per più di 350 mln di euro". "Vogliamo fare una riforma che renda ancora piu' efficiente il Sistema socio-sanitario lombardo, adeguandolo all'evoluzione della società lombarda, con l'invecchiamento della popolazione e quindi con l'aumento della cronicita', integrando sul territorio l'attivita' delle aziende ospedaliere con l'assistenza alle persone con malattie croniche. 
 Blitz nell'aula del Consiglio regionale della Lombardia: il Movimento 5 Stelle poco prima dell'inizio della seduta ha accomodato una sagoma raffigurante Roberto Formigoni, sullo scranno del presidente della Regione Roberto Maroni. Dario Violi, capogruppo del Movimento 5 Stelle della Lombardia, spiega: "E' necessario fare chiarezza: questa riforma non smantella il sistema formigoniano. Non esiste alcuna discontinuita', la sanita' di Maroni accelera la privatizzazione messa in atto da Formigoni".  " "In questi anni abbiamo assistito alla distruzione della rete dei servizi pubblici", spiega Achille Zasso, un pensionato ex lavoratore della sanità e partecipante al presidio: "La sanità è stata devastata con il processo di privatizzazione di Formigoni, e la riforma di Maroni "ricalca e peggiora il sistema formigoniano, col peggioramento dei servizi dei consultori e della medicina del lavoro, e un trasferimento verso il privato di posti letto a danno del pubblico". Per Fulvio Aurora, direttore della rivista Medicina Democratica, con la riforma "aumenterà la spesa per cittadini, perché la sanità privata porta via risorse a quella pubblica. Per ridurre la spesa ciò che serve è aumentare le condizioni di salute cittadini, e diminuire il peso economico di ticket e delle rette". In un appello alle associazioni, ai movimenti, ai sindacati, ai partiti della sinistra, agli esperti di sanità pubblica' con cui è stato convocato il presidio, le richieste della Rete lombarda per il diritto alla salute sono: assunzioni di personale, in particolare infermieristico, riabilitativo e medico, una nuova organizzazione dei consultori, riportare i dipartimenti di salute mentale fuori dagli ospedali e il coinvolgimento dei sindaci in un ruolo di " programmazione, controllo e verifica dei bilanci e nella scelta dei servizi".

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