mercoledì 1 luglio 2015

pc 1 luglio - La mobilitazione degli intellettuali indiani per l'arresto di Ajith - mentre parte dall'1 al 28 luglio la mobilitazione internazionale per liberare Ajith, per liberare tutti i prigionieri politici indiani, per sostenere la guerra popolare, guidata dal PCI (Maoista)

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Scrittori attivisti condannano l'arresto del dirigente maoista

Un gruppo di scrittori e attivisti hanno espresso la loro condanna
verso l'arresto del dirigente maoista Murali Kannampally alias Ajith
effettuato dalla Squadra Antiterrorismo (ATS) del Maharashtra la
scorsa settimana a Pune.
Gli scrittori, in una loro dichiarazione, dicono che Murali è da
quarant'anni un noto attivista politico nonchè valente studioso di
economia politicia e studi Dalit.
La dichiarazione prosegue dichiarando indignazione per aver appreso
che l'ATS ha deciso di arrestarlo mentre subiva un trattamento medico
in ospedale, insieme all'amico CP Ismail, che lo assisteva.
"Siamo stati informati che a Murali e Ismail non è stato consentito
l'accesso ad alcuna consulenza legale che li rappresentasse, prima di
produrli in tribunale.
L'unica ragione in ATS per l'arresto è l'appartenza al PCI (Maoista).
Riteniamo che l'azione della ATS del tutto ingiustificata, perché
negare l'assistenza medica ad un malato è del tutto inumano, va contro
lo stesso principio di giustizia naturale e viola il diritto alla vita
garantito dalla costituzione ", dice la nota.
Prosegue dicendo che a Murali e al suo compagno devono poter accedere
ad un legale di propria scelta, come recita la Costituzione. I
firmatari ci sono Partha Chatterjee della Columbia University, G
Haragopal, Professore Emerito della National Law University of India,
il Prof. Prabhat Patnaik del Centre of Economic Studies & Planning, il
prof K Satchidanandan e la scrittrice Meena Kandasami

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