lunedì 8 giugno 2015

pc 8 giugno - IL PARTITO DI QUADRI E' SEMPRE PIU' UNA NECESSITA'

Nella sua celeberrima opera "Che fare?", il compagno Lenin afferma:
"1) non potrà esservi un movimento rivoluzionario solido senza un'organizzazione stabile che ne assicuri la continuità; 2) quanto più numerosa è la massa entrata spontaneamente nella lotta, la massa che è nella base del movimento e partecipa ad esso, tanto più impetuosa è la necessità di siffatta organizzazione e tanto più questa organizzazione deve essere solida (sarà facile, altrimenti, ai demagoghi trascinare con sé gli strati arretrati della massa); 3) tale organizzazione deve essere composta principalmente di uomini i quali abbiano come professione l'attività rivoluzionaria; 4) in un Paese autocratico sarà tanto più difficile 'impadronirsi' di siffatta organizzazione quanto più ne ridurremo gli effettivi, fino ad accettarvi solamente i rivoluzionari di professione, educati dalla loro attività rivoluzionaria alla lotta contro la Polizia politica; 5) in tal modo tanto più numerosi saranno gli operai e gli elementi delle altre classi che potranno partecipare al movimento e militarvi attivamente".

Era il febbraio 1902, quando questo libro veniva completato; è passato più di un secolo ed è assolutamente evidente la sua stretta attualità: soprattutto se si leggono le righe sopra riportate in relazione con la situazione italiana.
Il compagno Lenin si riferiva ovviamente all'autocrazia zarista del suo tempo, ma è lampante come una situazione molto simile si possa riscontrare nella marcia spedita verso il moderno fascismo da parte della classe politica al potere in Italia.

Genova, 08 giugno 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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