domenica 21 giugno 2015

pc 21 giugno - Jobs Act/decreto semplificazioni... LA SELEZIONE FASCISTA DEI LAVORATORI DISABILI

La scellerata legge del Jobs Act con cui il governo Renzi ha attaccato pesantemente la classe operaia e lavoratrice cancellando l'art. 18 e sancendo per i padroni il via libera alla facoltà di licenziare, di tenere a vita in stato di precarietà i lavoratori, di attaccare le lavoratrici ancor di più vedi la questione della maternità..., rivela oggi il suo impianto ideologico profondamente fascista anche con le norme rientranti nei decreti attuativi relativi all'assunzione dei lavoratori disabili nelle aziende.

I padroni infatti con l'art. 6 del decreto sulle semplificazioni non saranno più vincolati dall'obbligo di seguire per una specifica percentuale le graduatorie delle categorie protette dei soggetti disabili (gravi – medio/gravi) e il governo infatti, sempre più servo di padroni che ogni giorno da Sqinzi in poi strillano la necessità di essere liberati da “lacci e lacciuoli” per potere sfruttare sempre più al meglio gli operai, i lavoratori, dà loro il via libera all'assunzione “nominativa” al 100% dei disabili, vale a dire: POTERE METTERE IN CAMPO, COME AI TEMPI DEL FASCISMO, UNA SELEZIONE TRA I LAVORATORI DISABILI SCEGLIENDO QUELLI CHE SONO "PIU' SANI" RISPETTO AI "MENO SANI", QUELLI MENO GRAVI DAI PIU' GRAVI, CHE OGGETTIVAMENTE SARANNO DA ORA IN POI SEMPRE MENO TUTELATI, CONSIDERATI UN PESO PER QUESTA SOCIETA' FONDATA SOLO E UNICAMENTE SULLA LOGICA DEL PROFITTO SFRENATO, E ALLORA ECCO CHE SI DEVONO TOGLIERE DAL MEZZO SOGGETTI CHE SOCIALMENTE SONO CONSIDERATI UN PESO!

E questa è una società in cui per i padroni contano solo quelle forze umane, operai, lavoratori, che possono ogni giorno produrre il valore specifico per il loro arricchimento e a cui dare come equivalente per questa produzione solo quello che serve per la loro esistenza  e riproduzione perchè tale arricchimento continui... i lavoratori disabili, gravi per esempio non servono al mercato dei padroni... altro che integrazione nella società prevista dalla Costituzione di questo Stato borghese! e
IN QUESTO STATO! ciò comincia già dalla nascita e crescita dei soggetti disabili se pensiamo che nel nostro paese neanche si garantisce nelle scuole il diritto allo studio agli alunni disabili per via dei continui tagli alle risorse per i servizi essenziali di assistenza
IL PROCESSO DI SELEZIONE INIZIA GIA' PRIMA DA PARTE DI QUESTO SISTEMA!

E dinnanzi a queste norme assolutamente discriminatorie è costretta ad indignarsi anche la deputata disabile del Pd Ileana Argentin che, dice in un'intervista su La Repubblica del 20 Giugno 2015 “ "È un insulto all'intelligenza dei disabili, dietro agli incentivi solo false verità".... Se vuoi il disabile biondo con gli occhi azzurri, te lo prendi. In pratica, arriviamo a non avere più una graduatoria, che in qualche modo limita le preferenze. Ma questo non può essere, soprattutto per i disabili con ritardo mentale o cognitivo medio-grave, dai down ai ragazzi con problemi motori o mentali, capaci ma con difficoltà... La nuova norma ti aiuterà invece a prendere gli amici degli amici, i segnalati. I meno gravi entreranno, gli altri fuori. E i giochi sporchi non li fai sul dipendente specializzato, ma se cerchi commessi, segretari, cassieri, baristi... Nel decreto ci sono incentivi. Funzioneranno?...Penso proprio di no. L'imprenditore non ha problemi a pagare le sanzioni, tra l'altro molto basse, per la violazione della legge 68 che obbliga a rispettare certe quote di assunzioni di disabili. Figuriamoci quale effetto potrebbero avere le defiscalizzazioni!... A cosa serve allora questa norma?"A facilitare le aziende. Al centro del Jobs Act c'è l'imprenditore, non il lavoratore. Così pure per la disabilità. Io ti agevolo, ti faccio scegliere anche tra i disabili, se non vuoi quelli gravi...”

CONTRO IL MODERNO FASCISMO CHE AVANZA SERVE COSTRUIRE UNA NUOVA RESISTENZA IN OGNI AMBITO

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