lunedì 1 giugno 2015

pc 1 giugno - Crollo di Renzi, tiene Grillo, avanza Salvini mangiandosi il centro destra - ma vince l'astensionismo di massa


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Il grande sconfitto è Renzi, senza alcun dubbio. Il quasi 41% delle europee è svaporato fino all'inverosimile, tornando a livelli bersaniani (poco più del 23%); il peggio che potesse capitare a uno che aveva fatto della rottamazione vincente il suo cavallo di battaglia.
I dati sono ovviamente molto disomogenei, visto che si votava in solo sette regioni. Ma secondo le ultime proiezioni dell'Istituto Piepoli il Pd mantiene appena il 23,7%;
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Secondo si piazza il M5S con il 18% (mai così bene in elezioni amministrative, dove il voto d'opinione conta molto meno)

Terza la Lega al 12,5% (comunque meno del 15% attribuitole dai sondaggi), mentre Forza Italia si mantiene per un soffio in doppia cifra, al 10,7%. Ai quali occorre sommare le quote ottenute dalle altre formazioni di destra: Fratelli d'Italia al 4,2%, Area popolare al 3,5%.
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In Toscana però nell'ex Regione 'rossa' l'inquietante boom della Lega che insieme ai fascisti della Meloni portano il loro candidato Claudio Borghi al 20%. Effetti di una spregiudicata e irresponsabile campagna realizzata dai media del sistema Pd - da mesi non passa giorno senza che il leader del Carroccio non blateri a reti unificate - che pur di fornire a Renzi un contraltare nei confronti del quale legittimarsi ha creato il fenomeno Salvini imponendo il leader della Lega Nazionale come riferimento della destra 'anti Pd'

Le presidenze regionali vanno al centro sinistra in Toscana, Umbria, Marche, Puglia, Campania e
al centrodestra liguria e veneto

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