sabato 13 giugno 2015

pc 13 giugno - Ballottaggi in Sicilia: Crocetta sciacallo in tempi di sciacalli

Il presidente della “rivoluzione”, della “Sicilia a 7 stelle” grazie all’accordo iniziale con il M5S per un governo della “legalità” è stato ed è impegnatissimo in questi giorni nella campagna elettorale perché domani anche in Sicilia si terranno i ballottaggi tra i candidati delle elezioni amministrative che si sono tenute 15 giorni fa, e tra i Comuni interessati c’è Gela, circa 70.000 abitanti, città d’origine del Presidente della Regione Crocetta che in questa città ha fatto la carriera politica anche come sindaco.

I “risultati” di questo governo regionale sono sotto gli occhi di tutti e condensati nella foto del viadotto crollato dell’autostrada Palermo-Catania che ha spaccato in due la regione…
Ma ricordiamo comunque che Crocetta è lo stesso presidente della Regione in cui i parlamentari cambiano casacca a tempo di record, il presidente che non ha resistito a ricorrere ai mezzi di “convinzione” per gli elettori usati dai suoi vecchi “oppositori”, i vecchi politici di sempre che in occasione delle elezioni promettono di tutto e di più; non ha resistito e prima è andato a Gela a promettere mari e monti: miliardi per il completamento della Siracusa-Gela, autostrada Gela-Trapani, 3 miliardi per la riconversione della Raffineria, 40  milioni per il museo archeologico… poi non sicuro di potercela fare, anzi quasi sicuro di perdere la battaglia contro l’esponente del movimento 5 Stelle (ben sostenuto, a sua volta, dai legalissimi del NCD dell’indagato Castiglione per l’affare del Centro per immigrati di Mineo!), ha di fatto approvato una circolare emessa dall’assessore al territorio che la dice tutta sulla moralità di questo individuo: si tratta infatti di una circolare che sblocca la possibilità della sanatoria edilizia, 30mila pratiche! Di cui oltre un migliaio a Gela, peggio del vecchio Berlusconi…

Mentre l’astensione anche in Sicilia conferma la tendenza già espressa nel resto del paese e cioè circa il 50%, Crocetta spera forse che i siciliani che andranno a votare abbiano dimenticato che qui siamo nell’isola dello Stato-Mafia, che nell’isola manca il lavoro e quando c’è è soprattutto precario o in nero (e sul lavoro si continua pure a morire), che mancano le infrastrutture, che i servizi non funzionano (negli ospedali si muore) e naturalmente spera che ci si dimentichi dell’inquinamento e della grande vergogna del Muos di Niscemi…

Domani è un altro giorno… e noi siamo sicuri che non ci si dimenticherà di tutto questo non andando a votare e confermando così la volontà di questo tipo di boicottaggio elettorale.

P.s.: a proposito di Ncd, l’attuale presidente PD siciliano, Raciti, insiste in questi giorni per un accordo di governo!

Nessun commento:

Posta un commento