martedì 5 maggio 2015

pc 5 maggio - Importante comunicato del Partito Comunista dell'India (maoista), pervenuto e distribuito internazionalmente dal Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare

Partito Comunista dell’India (maoista)
Comitato Speciale di Zona DANDAKARANYA
Comunicato stampa
3 maggio 2015
Boicottare la visita in Chathisgarh di Modi, primo servo della borghesia 
compradora-burocratica e delle multinazionali

Il Partito Comunista dell’India (Maoista) denuncia la visita del primo ministro indiano Narendra Modi on Chathisgarh prevista il 9 maggio 2015. Facciamo a tutto il popolo dello Stato, democratici, progressisti, patrioti, operai e contadini, alle organizzazioni sociali adivasi e non adivasi, perché contestino questa visita, che ha il solo scopo di firmare altri protocolli d’intesa per svendere le risorse naturali dello Stato alle grandi imprese. Facciamo appello a organizzare ogni tipo di azione di protesta, cortei, roghi di fantocci di Ramansingh e Modi, ecc. Questo boicottaggio sarebbe un simbolo della lotta delle masse lavoratrici, specie dei contadini e adivasi, per la loro sopravvivenza e identità, per il “jal jungle zameen” e proteggere le risorse minerarie dello Stato.
Da quando Modi è salito al potere, c’è stata una foga senza precedenti nell’attuazione quelle politiche finanziarie e industriali che servono alle grandi società nazionali e straniere. Dietro lo slogan ingannevole “fare in India”, in nome dello sviluppo del paese e col pretesto di dare lavoro ai giovani del paese, Modi ha aperto le porte ai grandi gruppi industriali nazionali ed esteri. Ha imposto il decreto sull’acquisizione delle terre al solo scopo di facilitare l’incessante rapina di terre vergini e risorse minerarie del paese. In realtà, Modi non è il primo ministro dell’India. È il “primo servo” dei capitalisti burocratici compradori e delle multinazionali.
Quel che Modi fa all’India, Raman Singh cerca di fare al Chathisgarh, saccheggiando le risorse naturali dello Stato, come dimostrano il bilancio recentemente approvato e la nuova politica industriale. Dal Centro sono state inviate Forze para- militari in gran numero per garantire la costruzione della linea ferroviaria Dalli-Raoghat, che ha il solo scopo di agevolare la razzia del ferro e degli altro minerali. Ora Modi viene in Chathisgarh per imporre l’espansione della Raoghat-Jagadalpur, firmare protocolli d’intesa per un mega-impianto siderurgico e inaugurare la Centrale di Polizia di Naya Raipur. La contemporaneità della firma del protocollo d’intesa e dell’inaugurazione della Centrale di polizia nella nuova capitale, non sono una coincidenza.
Calpestando i poteri costituzionali, il Quinto Titolo, il PESA e le competenze dei gramsabha, i governi hanno accelerato i loro sforzi per avviare i progetti minerari di Raoghat, Chargam, Aamdayi, Kuvve, Budhiyarimad, Pallemad e altri ancora in Bastar sambhag e Rajnandgaon. Si stringono anche i tempi di attuazione del piano per installare campi di addestramento militare in un quarto del territorio del Maad, per farne una piattaforma dell’esercito. In questo contesto, in tutte le aree di lotta, compreso il Maad, si sono intensificati il controllo delle campagne e gli attacchi contro i villaggi. Gli attacchi per ottenere informazioni e i falsi scontri con il PLGA sono diventati prassi comune.
Il nostro partito fa appello al popolo dello stato a intraprendere un largo, organizzato e militante movimento popolare il governo fascista Hindutva BJP dello Stato, per proteggere le risorse naturali, in particolare jal jungle and zamen, le risorse minerali o l’identità adivasi. Diamo ogni sostegno possibile alla guerra popolare rivoluzionaria del Dandakaranya. Denunciamo la guerra al popolo chiamata Operazione Green Hunt.

(Gudsa Usendi), portavoce, Dandakaranya Special Zonal Committee, PCI (maoista)

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