lunedì 25 maggio 2015

pc 25 maggio - CORTEO CONTRO LE CAVE DEL TERZO VALICO FERROVIARIO DEI GIOVI ad Alessandria - corrispondenza

Sabato ventitre maggio, Alessandria è il teatro di un pomeriggio di mobilitazione contro il Terzo Valico ferroviario dei Giovi: in particolare contro le previste cave di Cascina Bolla e Cascina Clara; l'appuntamento è alle ore 15:00, sulla centralissima piazza della Libertà, e precisamente davanti al palazzo comunale.
diverse centinaie alla fine i presenti; tra essi, notano: i comitati No Tav-Terzo Valico del Basso Piemonte; i Comitati di Base della val Bormida; i No Tav Torino e Cintura; le sezioni locali delle associazioni Medicina Democratica e Legambiente; alcuni cittadini di Casale Monferrato, facilmente individuabili per le bandiere legate al collo con su scritto "Eternit: Giustizia".
Sul piazzale, dove è montato un gazebo che offre gadgets e pubblicistica del movimento, sono anche presenti - pur senza alcun segno che ne distingua la provenienza ideologica - militanti delle istanze locali di alcune organizzazioni politiche: Laboratorio Sociale; Laboratorio anarchico PerlaNera; Partito Comunista dei Lavoratori; Partito Comunista d'Italia; Rifondazione Comunista; Proletari Comunisti.
Alle ore 15:45 si interrompe la musica diffusa dal sound system, montato su un furgoncino bianco, per dare spazio alla voce di Claudio Sanita, esponente del Laboratorio Sociale e leader del movimento che si oppone alla costruzione della nuova linea ad alta capacità ferroviaria ad alta capacità Genova Fegino-Rivalta Scrivia.
Questi lamenta che "la Giunta - a differenza di quanto promesso in campagna elettorale - ha deciso, senza consultare nessuno, di autorizzare le cave per il Terzo Valico che stanno avvelenando gli abitanti dei quartieri di Spinetta Marengo e del Cristo"; la proposta che avanza, in questa che è la terza giornata in nove mesi dedicata al tema, è che "la sindaco (la sedicente democratica Maria Rita Rossa, n.d.r.) scriva, al più tardi lunedì, una lettera alla Regione Piemonte nella quale dichiara l'indisponibilità, da parte della città, ad ospitare le cave di stoccaggio dello smarino proveniente dai cantieri".
Alle ore 16:00, finalmente, il corteo - che nel frattempo ha raggiunto il migliaio di unità - si mette in movimento: in testa, dietro il sound system, si trova lo striscione "Giù le mani dalla nostra terra", firmato dal Movimento No Tav-Terzo Valico, seguito da quello dei Comitati di Base della val Bormida "No al Terzo Valico. No alle discariche di Sezzadio"; alla coda del serpentone si posizionano invece i torinesi con il drappo nero "Torino e cintura sarà dura", preceduti da due finte bare grigie con cartelli che recitano, rispettivamente: "Alessandria" e "Spinetta".
La manifestazione si snoda per il centro della città, passa davanti alla stazione ferroviaria, e si conclude nella stessa piazza da dove era partita, tra la soddisfazione degli organizzatori per i quali "non era affatto scontato raggiungere un tal numero di partecipanti".

Bosio (Al), 24 maggio 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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