giovedì 14 maggio 2015

pc 14 maggio - A PISA si prepara l'accoglienza a Salvini il 16 maggio


Pisa. Cacciamo via Salvini. Mobilitazione sabato 16 maggio

  • Rete dei Comunisti -Pisa
Cacciamo i fascioleghisti da Pisa. Il 16 maggio contestiamo Salvini al Palazzo dei Congressi
Il leader della Lega Nord Matteo Salvini, ha annunciato il suo ritorno a Pisa per sabato 16 maggio.

Non contento delle contestazioni a Livorno e del fallimento del 1 Maggio, quando ha dovuto annullare il suo appuntamento a Tirrenia, a causa dell'annunciata mobilitazione di antifascisti pisani e livornesi, ma anche dal rischio di far perdere un'occasione di guadagno ai bottegai e ai commercianti in una data trasformata da festa dei lavoratori in bolgia consumistica e di super sfruttamento, l'ex delfino di Bossi ci riprova.

La Lega di Salvini, sommersa da corruzione e scandali per i quali moltissimi dirigenti sono pluri-inquisiti, tenta di rifarsi una verginità candidandosi a opposizione di estrema destra alle politiche del governo Renzi e della Trojka europea, agitando parole d'ordine beceramente populiste incentrate sulla difesa della sovranità nazionale e sull'odio razziale.

Nel farlo si muove aggregando diverse organizzazioni fasciste, come Casapound e Fratelli d'Italia, unite nello strumentalizzare la disperazione diffusa in fasce sempre più larghe della popolazione italiana, derivata dalla crisi sistemica del capitalismo, alla quale i grandi finanzieri e industriali tentano di rispondere attraverso: 1) politiche di austerità della Trojka veicolate dai governi nazionale, portando avanti una guerra economica ai popoli europei sottraendo lavoro, servizi, reddito a favore di banche e grande capitale, 2) guerra contro i paesi del sud Mediterraneo e dell'Est europeo distruggendo interi Stati, come Iraq, Libio, Siria, Sudan, Ucraina 3) generando i fenomeni migratori sui quali i fascioleghisti fanno leva per fomentare l'odio verso la povera gente, con l'obiettivo di nascondere agli occhi delle classi popolari i veri responsabili della loro condizione.

In questo gioco delle parti, i media si prestano ad essere megafono del fascioleghismo,trasformando un fenomeno minore in un "caso politico", al fine di costruire una "opposizione del Re" funzionale alla stabilizzazione autoritaria del paese.

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