martedì 21 aprile 2015

pc 21 aprile - Info dalla assemblea preparatoria del 1° maggio classista anticapitalista a Milano

Breve report assemblea del 19-4-2015 al Vittoria
prima parte

Presenze: i firmatari dell’appello; Centro socialeVittoria; Si Cobas; Iskra di NA; Clash City Workers, compagni genovesi di Lanterne Rosse Fronte Palestina; una delegazione di facchini della logistica di Milano e Bologna, Comitato Giambellino/Lorenteggio, altri lavoratori e militanti antirazzisti e altri compagni facenti riferimento a diverse organizzazioni tra cui militanti di proletari comunisti.

Un compagno del Vittoria ha fatto l’introduzione spiegando come si è arrivati all’appello. 
Tutto inizia anni fa, quando lavoratori e solidali con la lotta, hanno fatto una scelta di campo. 
Non bisogna, solo, parlare di diritti ma metterli in campo. Si è iniziato con la vertenza, e lo studio di un nuovo settore in lotta; gli operai e lavoratori della logistica..come mettere in campo una solidarietà comune con sempre più realtà lavorative coinvolti, fino alla definizione di una Piattaforma, che mette in discussione e alle strette, gli accordi tra  sindacati confederali e controparti padronali. 
Le lotte nella Logistica sono un esempio di unità di classe e internazionalista, che va al di la delle appartenenze. Questa lotta ha portato alla firma un CCNL. 
Oggi siamo qui per parlare di altro: come allargare la visione delle lotte, per lottare contro la repressione, la realizzazione della cassa di solidarietà. la risposta al fascismo, strumento dei padroni come a Cremona, il 25 Aprile e cosa significhi la lotta di Liberazione. Giustizia sociale e solidarietà dei popoli (vedi Palestina... il sionismo è capitalismo violento contro le colonie) ...Con l' Expo, governo e padroni sviluppano attacco violento ai diritti, con sempre più, precarietà diffusa  fino al lavoro gratuito.
Quindi un altro compagno ha spiegato di come l'assemblea sia un passaggio verso il 1° Maggio, di costruzione di un percorso e un metodo attraverso un confronto tra realtà territoriali, che sono riuscite a mettere nel piatto la questione del cambiamento radicale che porta al 1° Maggio. 
L'Expo è speculazione, trasformazione dei territori, mazzette; debito che resterà; apripista a leggi con cui i lavoratori si scontreranno; vogliono una frammentazione definitiva della classe; cercano di abolirci cercando di non permettere di portare avanti le rivendicazioni dei lavoratori con  la complicità delle OOSS confederali che accettano la introduzione anche delle forme peggior idi lavoro volontari; lavoro gratis, in cambio di contratti. Contratti a termine derogati con peggioramento generalizzato.  Su questo, contro questo il corteo a Milano anche per mettere in discussione il sistema.....
Aldo Milani (Si Cobas): - 
(un intervento questo che è stato un vero manuale dell'economicismo teorico-ideologico-politico  e dell'autorefenzialità sindacale che caratterizza questa OOSS - nota di pc)
E' partito dalla loro esperienza nella Logistica, come nesso che spiega la loro presenza il 1° Maggio . Con 3 scioperi generali si è mostrato che l’accordo padroni-cooperative-sindacati confederali era carta straccia, e. a proseguito coll’esempio dell’ultima lotta alla SDA di Bologna (sciopero dopo aver firmato accordo e ottenuto i risultati), per dire che questo è stato fatto per il riconoscimento del sindacato da parte della controparte. Quindi uno sciopero politico. Questo spiega perché siamo tra i promotori dell’appello e spiegarlo ai nostri iscritti: non è possibile ottenere e mantenere i risultati, se non si alza il tiro. Lottare non solo sul piano economico, ma comprendere lo sviluppo del mercato. Collegarsi coi lavoratori a livello internazionale per legare le lotte che si sviluppano a livello internazionale. Già nelle lotte nei settori, fare la lotta politica. Quindi ha introdotto il tema
 cominciamo ad investire in altri settori, metalmeccanico-alberghiero-pulizie, perché si è sviluppata una forza/lavoro internazionale. Classe operaia internazionale anche se non già internazionalista (esempio di quanto successo all’ATTI/Bo- settore metalmeccanici-, scontro tra lavoratori: i 100 organizzati italiani Cgil (definiti aristocrazia operaia, in difesa del mantenimento dei propri interessi) contro gli operai che scioperavano- immigrati- e chiedevano diritti x tutti (battaglia riformista).
 Essere punto di riferimento nella crisi x i lavoratori. Uniformare una battaglia economica ad una battaglia politica generale.  
(Qui i toni sono diventati venati di demagogia operaista, ma in realtà anticomunista - nota di pc)
 Noi riteniamo che non esistono partiti operai né in Italia né nel mondo,cominciano a condensarsi forme più politiche. Di fronte alla crisi: non solo scadenza x mostrare che il proletariatò esiste ancora, ma esiste un legame crisi che i lavoratori si facciano carico di cambiare, non aggregare un gruppo, dare il senso che c’è un’opposizione al governo, allo stato. Non si può andare x eventi. Cominciare a discutere organica presenza, non sommatoria di realtà, x costruire reale opposizione sindacale e politica all’interno dei magazzini. Poco internazionalismo nel dibattito sul significato del 1° M, miseria da come si presenta. Debolezza oggettiva: non siamo riusciti ad intercettare i lavoratori x Expo. Coordinamenti come forza politica x oltrepassare il limite aziendale. Lotte vincenti perché si sono inserite, non si fermano ad una logica sindacale, in una lotta più ampia. 
Quindi è passato alle dinamiche di piazza dello spezzone classista/anticapitalista che non arriverà a Pagano, ma si “staccherà” x far risaltare questo spezzone all’intero movimento all’interno di una prospettiva politica più generale. Opposizione in questo Paese che sia fatta in primiss dai lavoratori non come classe in se ma per se. Rappresentare un punto di riferimento anche x tutti quelli che vogliono lottare. 
Iskrà (Napoli):
Ha parlato del Primo Maggio e del significato stravolto che sindacati confederali e revisionisti hanno fatto rispetto a questa scadenza. Ha proseguito con il lavoro da loro fatto per contrastare questa deriva e organizzare un “contro” 1° M sino a legare questo al territorio e lotte reali dei lavoratori, sulla casa e contro la devastazione ambientale individuando un quartiere simbolo, Bagnoli.coinvolgendo l’intero territorio (si è citato lo Slocca Italia). Esempio il 7 novembre e l’accoglienza a Renzi, definita una giornata di un’intero territorio contro. Questa premessa per dire la loro adesione all’appello. In quella giornata va dato un segnale per andare oltre. Una proposta politica. Non intendiamo quella giornata campale, ma è importante esserci. La Crisi avanza e bisogna porsi il problema come contrastare l’uso del governo e allo stesso tempo superare la derive delle scadenze. Parlare di Organizzazione come via d’uscita. La repressione: non riusciamo neanche a sottrarre i compagni. Minoranza attiva, critica. Unendo le varie lotte capire come accumulare forze e ritornare più forti nei territori. Noi ci percepiamo come “opposizione”, dobbiamo superare questo limite. Appello x allargare.
Clash City Workers:
Presentazione del network. Abbiamo lavorato all’interno dell’appello per far emergere la contraddizione capital/lavoro. Importante permettere ai lavoratori in lotta di far sentire la propria voce, portandoli in piazza. Metterli in relazione con altre vertenze. 
Martino (Lanterne Rosse-Genova):
su prospettive, compiti, obiettivi, sia rispetto al 1°Maggio sia dopo,  La sfida sia su 2 livelli: 1) essere in grado di poter portare le ns parole d’ordine, avere la capacità di fronte alla crisi di non accettare più alcun sacrificio, difesa del salario e posti di lavoro, lavorare meno a parità di salario; 2) capacità di delineare le ns parole d’ordine in quella giornata. Un passo nel riuscire a produrre organizzazione e coscienza.
Qui si sono chiusi gli interventi di chi aveva sottoscritto l’appello e si è aperta l’assemblea.

Nessun commento:

Posta un commento