mercoledì 1 aprile 2015

pc 1 aprile - Turchia IL REGIME FASCISTA DI ERDOGAN SCATENA LA REPRESSIONE E LA CACCIA ALLE STREGHE CONTRO LE FORZE RIVOLUZIONARIE E LE MASSE

La polizia ha attaccato giornalisti e attivisti di sinistra che già dal pomeriggio di ieri si erano radunati nei pressi del tribunale di Caglayan. Numerose le cariche e i lacrimogeni sparati; quattro avvocati - Günay Dağ, Süleyman Gökten, Çiğdem Akbulut e Görgün Danacı - una giornalista - Ece Aydın - e numerosi manifestanti sono stati arrestati.
Durante la notte in due quartieri di Istanbul dove forte è il radicamento delle organizzazioni della sinistra rivoluzionaria, centinaia di manifestanti si sono scontrati con le forze di sicurezza. La polizia ha usato i lacrimogeni per disperdere i manifestanti a Okmeydani, il quartiere in cui viveva Berkin Elvan, e anche nel distretto di Gazi le forze dell'ordine hanno utilizzato i blindati e i cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti che tentavano di raggiungere un commissariato. Nel corso delle proteste nei due quartieri si sono visti in strada alcuni militanti del Dhkpc armati e con il volto coperto, ai quali si sono aggiunti anche alcuni militanti dell'organizzazione maoista MKP e di quella curda YDG-H. 
Scontri anche in alcune zone di Ankara dove la polizia ha attaccato i manifestanti che celebravano i due militanti uccisi a Istanbul.
L'attesa ondata repressiva del governo contro le forze di sinistra non si è fatta attendere. Questa mattina le forze di sicurezza turche hanno condotto una vasta operazione nei confronti delle organizzazioni dell’estrema sinistra turca accusate di collaborare o di essere contigue al Fronte Rivoluzionario.
Stando ai media turchi finora sono 22 i militanti della sinistra antagonista arrestati nella città di Antalya; l’antiterrorismo li accusa di preparare un blitz simile a quello andato in scena ad Istanbul contro obiettivi del governo turco. Altri dieci arresti sono stati effettuati sempre questa mattina nelle città di Smirne ed Eskisehir.

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