lunedì 30 marzo 2015

pc 30 marzo - commemorato a Bosio (AL) l'eccidio nazista del 44 - una corrispondenza

BOSIO (AL), DOMENICA 29 MARZO: SI COMMEMORANO I MARTIRI DELLA BENEDICTA

E' una splendida giornata di sole quella che accoglie, presso la Cascina Benedicta del Comune di Bosio (Al), i partecipanti all'annuale commemorazione dell'eccidio qui perpetrato, il 7 aprile 1944,  dai fascisti italiani e tedeschi, ai danni di novantasette partigiani.
Come avviene ogni anno, chi scrive si reca sul posto per rendere omaggio ai caduti, e lo fa mescolandosi con altre centinaia di presenti senza mostrare - a differenza di altri - i propri simboli politici: soltanto una piccola spilla con l'effige del compagno presidente Mao Tsetung tradisce la mia posizione ideologica.
Di contro c'è chi si presenta senza alcun simbolo - tra gli altri l'ex segretario della federazione alessandrina del Partito Comunista d'Italia, Gianni Malfettani, ed il capogruppo della Lista Doria al Consiglio comunale genovese, Enrico Pignone - mentre qualcun altro li ostenta; è il caso di un militante di Sinistra Anticapitalista che porta con sé un'enorme bandiera della propria organizzazione: quella che oserei definire una mancanza di rispetto verso tutti i partigiani caduti qui, visto che erano di varia estrazione politica.
La giornata comincia con un episodio curioso; poco prima della deposizione delle corone al sacrario, il gonfalone del Comune di Mornese (Al) - incautamente appoggiato ai rami di una pianta - cade al di là del basso parapetto che delimita l'area: poco male visto che, grazie al fatto di essere stato fermato da un albero che ne ha impedito lo scivolamento lungo il pendio, viene prontamente recuperato dall'addetto alla sua custodia.
Dopo aver depositato le corone - anche alla croce presente nel punto esatto della fucilazione, sulle rive del torrente Gorzente, e nello spazio occupato dalle due fosse comuni ritrovate - il corteo raggiunge l'area dei ruderi della cascina,....tra i discorsi delle autorità; tra questi il più significativo risulta essere quello del sindaco di Bosio - il compagno Stefano Persano - che, dopo
 aver salutato i partigiani presenti (il comandante Giuseppe Merlo e suo fratello Mario) esclama: "la Benedicta non è solo oggi, ma tutti i giorni: bisogna lottare sempre per gli stessi ideali, di libertà e democrazia, che hanno mosso i ragazzi qui trucidati dal piombo fascista".

Bosio (Al), 30 marzo 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova

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