venerdì 13 marzo 2015

pc 13 marzo - Renzi approva la 'buona scuola' da regime - studenti in lotta in diverse città

Milano - Mille studenti in piazza: lancio di vernice contro la polizia, un fermo
Davanti a Palazzo Lombardia i manifestanti hanno preso di mira le forze dell’ordine, che hanno risposto con i lacrimogeni.

Polizia dopo i tafferugli vicino alla sede della Regione (foto Paolo Salmoirago)

,...a Milano durante il corteo degli studenti di giovedì mattina. I manifestanti sono arrivati, come avevano annunciato, davanti al palazzo della Regione Lombardia, proseguendo oltre il percorso autorizzato. In via Melchiorre Gioia sono arrivati circa un migliaio di studenti e hanno trovato la strada chiusa dalle forze dell’ordine all’altezza dell’entrata del palazzo della Regione. A dare il via agli scontri, il lancio di vernice rosa, spruzzata da estintori, sugli agenti e sui mezzi di polizia a presidio della Regione. Le forze dell’ordine in tenuta anti sommossa hanno risposto con i lacrimogeni. Non c’è stato però alcun contatto fisico diretto tra poliziotti e manifestanti. Uno studente è stato fermato dalla polizia: si tratta di un quindicenne iscritto al liceo Carducci. Il ragazzo è stato portato in questura per accertamenti ed è stato poi denunciato a piede libero per lancio di oggetti. Il giovane era «parzialmente travisato». A corteo concluso, gli studenti hanno annunciato il fermo con un megafono invitando tutti i partecipanti a una riunione nel pomeriggio per decidere altre possibili iniziative di protesta. Come annunciato, è scattata l’occupazione temporanea di uno spazio tra via Meravigli e via Camperio, ribattezzato T.A.Z. (Temporary Autonomous Zone, dall’omonimo concetto coniato negli anni Settanta dal filosofo anarchico Akim Bey). Un altro gruppo di manifestanti, invece, si è diretto verso il centro sociale Lambretta
  • Il corteo degli studenti
      Il corteo degli studenti
  • Il corteo degli studenti

  • Il corteo degli studenti
      La partenza
«Expo+ Jobs Act+ Buona Scuola= un futuro di m....», è lo striscione che ha aperto il corteo, partito alle 9.30 mattina da largo Cairoli. Circa un migliaio di ragazzi hanno invaso le vie del centro, annunciando di essere diretti a Palazzo Lombardia, per manifestare contro le linee guida del governo Renzi su «La Buona Scuola
Cartelli contro le banche
In largo Cairoli i manifestanti hanno attaccato sulle vetrine delle banche dei cartelli con la scritta «La Milano di Expo non ci piace, nessuna giustizia, nessuna pace». E un altro recita «#civediamoil30aprile No Expo». «Il governo presenterà in consiglio dei ministri il ddl per tradurre in via legislativa le linee guida de La Buona Scuola - dicono gli studenti - torneremo in tantissime piazze del Paese principalmente per contrastare questa idea. Gli studenti chiedono «un altro modello di scuola, ma anche di sviluppo che superi le disastrose politiche di austerity». «Renzi non ci permette un futuro come persone, che si immergeranno nel mondo del lavoro, ancora da precari», come spiega una studentessa di un liceo artistico.a Scuola». Forti i disagi alla circolazione, deviati i mezzi di superficie. Il corteo è stato scortato da circa 40 poliziotti, in testa e in coda. La Digos ha sequestrato le aste delle bandiere a un gruppo di liceali del Fronte della gioventù comunista. I ragazzi si sono allora legati le bandiere con falce e martello al collo, al polso o agli zaini. Alla partenza della manifestazione c’è stato un lancio di uova contro l’Expo Gate: 
«Durante il percorso verranno fatte varie azioni in punti notevoli della città», avevano annunciato gli studenti. La manifestazione era autorizzata fino a piazza Luigi Einaudi (Melchiorre Gioia), ma gli studenti fin dall’inizio erano intenzionati ad arrivare a Palazzo Lombardia, sede della Regione: «Il 12 marzo saremo in piazza in tutta Italia contro buona scuola, governo Renzi e modello Expo. Andremo fino alla Regione colpevole di innumerevoli tagli al diritto allo studio che hanno portato al fatto che la Lombardia sia tra le regioni col più alto tasso di abbandono scolastico».a Digos avevano già monitorato alcuni gruppi mentre compravano le uova.

Un’ulteriore mobilitazione è annunciata per oggi venerdì 13 marzo. Scrive il collettivo: «Torneremo in università, per riempire di saperi liberi e antirazzisti un posto che deve rimanere di incontro e cultura, ma che rischia di diventare talmente asettico da poter venire chiuso tre giorni senza preavviso in piena sessione d’esame solo per impedire un’assemblea su Expo da un cda in cui siedono 4 banchieri di intensa San Paolo (principale sponsor di Expo) e che in nome della “pace sociale” è disposto ad assegnare aule ai nazifascisti». Il riferimento è ai fatti di gennaio, quando l’Università statale rimase chiusa per tre giorni, da venerdì 16 a domenica 18, in occasione dell’assemblea nazionale del movimento «No Expo»,
Gli studenti hanno sfilato contro il decreto «La buona scuola» del governo Renzi anche nelle principali città italiane. A Roma il corteo, partito da piazza della Repubblica, si è concluso nel primo pomeriggio in piazza Santi Apostoli. .... Prima di concludere la protesta con il lancio simboliche di gomme da cancellare (metafora della richiesta di azzerare il decreto Renzi), gli studenti di sono dati appuntamento per il 18 marzo: giornata di mobilitazione in tutta Europa contro l’inaugurazione della nuova sede della Bce a Francoforte. Un centinaio di studenti ha manifestato contro la riforma Renzi-Giannini anche a Torino: nessuno scontro, solo il lancio di penne e matite davanti al Miur in corso Vittorio Emanuele. E a Genova, dove non si sono registrati incidenti, davanti alla prefettura i ragazzi hanno formato per qualche minuto una catena umana. Il corteo, tuttavia, ha causato disagi al traffico paralizzando il centro della città.

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