martedì 17 febbraio 2015

pc 17 febbraio - Dopo la tre giorni internazionale di azione, report e indicazioni del Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India

Il Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India saluta tutte le iniziative che si sono sviluppate in diversi paesi del mondo nella 3 giorni internazionale di azione del 29-30-31 gennaio 2015.

Tutte queste azioni grandi e piccole che stiamo debitamente raccogliendo sono il segno della solidarietà dei proletari e dei popoli con le masse indiane in lotta e in marcia verso la loro liberazione dall'imperialismo, dalla borghesia compradora e dal feudalesimo, nella lunga epopea della rivolta iniziata a Naxalbari nel 1967 che arriva impetuosa fino ai giorni nostri.
Sono tutte iniziative di grande denuncia del regime fascista indù di Modi che prosegue nella politica antiproletaria e antipopolare e nella terza fase dell'operazione Green Hunt, con la quale si vogliono cancellare le lotte e le rivolte delle masse indiane, i diritti e i bisogni delle popolazioni adivasi, tutte le forme di organizzazione del movimento di massa nelle università, nei differenti paesi dell'India, allo scopo di affermare in forma totalitaria gli interessi della borghesia indiana e dell'imperialismo.

All'insegna dell'internazionalismo proletario, rappresentanti di partiti, organizzazioni, comitati, associazioni, esponenti democratici e difensori dei diritti umani e dei popoli hanno voluto unire la loro voce e azione agli eroici combattenti del popolo indiano e alla loro valorosa avanguardia maoista; masse combattenti e avanguardie che stanno dando un grande contributo di sangue e di sacrifici alla causa della lotta di liberazione del popolo indiano e alla lotta degli sfruttati e oppressi di tutto il mondo.

Nella 3 giorni ognuno ha dato quello che poteva dare, da organizzazioni più grandi a singoli compagni, da forze maoiste a realtà antimperialiste, a realtà solidali, intellettuali, femminili e giovanili.
La 3 giorni non è che una tappa che viene dal cammino intrapreso dal Comitato internazionale di sostegno alla gp in India che è passato da altre giornate internazionali, dalla grande conferenza internazionale di Amburgo, organizzata insieme alla Lega antimperialista di Amburgo e che ha visto una forte partecipazione, alla giornata internazionale per i prigionieri politici del 25 gennaio 2014 con cui si è raccontata l'India come “prigione del movimento popolare” e si è richiesta la liberazione dei 10mila prigionieri politici nelle carceri indiane, al meeting internazionale del 27-28 novembre 2014 che ha celebrato, fatto conoscere, analizzato i risultati e le conquiste dei 10 anni del Partito Comunista dell'India maoista alla guida della lotta di liberazione del suo popolo.

Il Comitato internazionale con questa sua attività che ha toccato complessivamente nell'arco di questi anni 60 paesi, ha mostrato le grandi potenzialità del movimento di sostegno alla gp in India, le energie esistenti per contribuire a combattere l'operazione Green Hunt e la più generale repressione del governo e degli Stati indiani e infine per diffondere l'importanza della lotta delle masse indiane, della gp diretta dal PCIm per cambiare i rapporti di forza nel mondo tra imperialismo e masse oppresse. Naturalmente nella piena comprensione che queste battaglie sono solo una parte dell'insieme del movimento.
La tre giorni ha un significato particolare in questo contesto, di contribuire ad articolare i temi di quella che è, e non può non essere, una campagna prolungata che non si esaurisce in una o più giornate ma che attraversa i prossimi mesi e anni e che si riallaccia alle grandi epopee della solidarietà internazionale e internazionalista, come è stata quella in occasione della guerra del Vietnam, come lo sono state e lo sono le campagne a sostegno della gp in Perù, Filippine, Nepal, Turchia, Manipur, e che con una comunicazione solidale si collega alle odierne campagne antimperialiste, dalla Palestina a Kobane.

In questo senso tra le iniziative segnaliamo l'importanza della tre giorni avvenuta in Svezia, dove una piccola dimostrazione all'ambasciata ha evidenziato la necessità... Saibaba, Hem, e altri intellettuali, progressisti perseguitati dal governo indiano; le iniziative in Italia che hanno toccato fabbriche siderurgiche, lavoratori dei Cantieri, dei settori della logistica del nord e sud, per far conoscere e spiegare alla classe operaia il ruolo delle multinazionali indiane, da Mittal a Tata, ecc., che sfruttano gli operai indiani e sono gli ispiratori e i beneficiari dell'operazione Green Hunt, della cacciata e deportazione degli Adivasi; queste multinazionali sono legate all'imperialismo e per conto di esso sono nemici comuni degli operai italiani ed europei e degli operai e masse in armi in India; così come è importante l'iniziativa in Francia dove la campagna è stata l'esordio di un neo nato organismo, Collettivo internazionalista, che ha unito comitati e associazioni di diversi paesi della Francia, che ha rilanciato l'internazionalismo e ha affermato con forza l'intenzione di una campagna prolungata.

Queste le novità in questa campagna che delineano la traccia dei futuri impegni del Comitato
internazionale e di tutti coloro fuori di esso che si muovono e si vogliono muovere nello stesso sentiero.

Generalizziamo l'esperienza di Svezia con nuove manifestazioni sotto le ambasciate.
Generalizziamo l'esperienza italiana raggiungendo le fabbriche e denunciando e colpendo gli interessi economici e finanziari delle multinazionali indiane, delle multinazionali dei paesi imperialisti che hanno legami con esse, degli Stati e industrie grandi fornitori di armi al regime indiano.
Generalizziamo l'esperienza francese dell'unità internazionalista e antimperialista di organizzazioni e associazioni a sostegno della gp in India e a difesa dei prigionieri politici e di guerra di tutto il mondo, di cui gli oltre 10mila prigionieri politici in India sono una parte imponente.

Il Comitato internazionale nello stesso tempo fa appello a tutte le forze militanti ad integrarsi con la sua attività, affinchè essa non sia l'espressione prevalente di uno o più partiti, affinchè vi siano metodi di direzione, di discussione e di decisione privi di egemonismo e ispirati alla comune causa che si intende difendere.
Errori e limiti in questa attività sono normali, superarli è necessario, nello spirito dell'unità e dell'avanzamento degli obiettivi.

Il Comitato ribadisce che la battaglia a sostegno della guerra popolare in India e quella contro l'operazione Green Hunt e la repressione dei diritti umani in India sono battaglie complementari e che è giusto e necessario che nella lotta contro l'operazione Green Hunt si unisca un fronte che vada ben oltre le forze che sostengono la guerra popolare, dentro e fuori il Comitato.

E' questo il senso del nostro sostegno incondizionato a una campagna per una delegazione internazionale in India che porti nel cuore dei Palazzi del potere del governo indiano la denuncia e la rivendicazione di fermare l'operazione Green Hunt e tutte le forme della repressione liberticida e di violazione dei diritti umani in India.

Infine il Comitato considera assolutamente necessario l'ampliamento delle conoscenza della guerra popolare, i suoi risultati per le masse e le sue prospettive tattiche e strategiche, i 10 anni della fondazione del Partito che la dirige, attraverso la realizzazione di opuscoli, edizione di libri, la traduzione di documenti nella lingua di ciascun paese degli scritti dei compagni indiani, dei reportage sulla guerra popolare, dei saggi di analisi e di approfondimento, che vengono anche da intellettuali schierati con il popolo.
Sosteniamo quindi chi in questo lavoro è già impegnato, cooperiamo per ampliare le pubblicazioni, la loro circolazione, la discussione, anche seminariale, su di esse.

STOP GREEN HUNT!
FERMARE LA MANO OMICIDA E GENOCIDA DEL GOVERNO MODI, AL SERVIZIO DELL'IMPERIALISMO E DELLE MULTINAZIONALI!
SOSTENERE LA GUERRA POPOLARE FINO ALLA VITTORIA!
VIVA L'INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
LAL SAALAM!

Comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare in India

Febbraio 2015

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