venerdì 13 febbraio 2015

pc 13 febbraio - Si organizza in Italia la campagna a sostegno dei prigionieri politici brasiliani - l'adesione di Soccorso rosso proletario - info srpitalia@gmail.com


CAMPAGNA RACCOLTA FONDI E SOSTEGNO ALLE LOTTE IN BRASILE

Documento sulla campagna di appoggio alle/ai perseguitate/i politiche/i per reati sociali in Brasile in particolare riguardo alle mobilitazioni di giugno 2013 contro l’aumento del prezzo del biglietto dell’autobus, poi continuate con le mobilitazioni contro la Fifa World Cup 2014 e con varie lotte sindacali e nelle favelas. Il documento si basa sulla rielaborazione di alcuni comunicati della campagna #EuApoioOs23 redatti dalla Commissione dei Genitori e Familiari dei Prigionieri e Perseguitati Politici – Rio de Janeiro.

A Rio de Janeiro la lotta iniziata nelle giornate di giugno 2013 non è finita: il 2014 è stato caratterizzato da una persecuzione politica comparabile a quella sperimentata durante il regime militare iniziato nel 1964. Il 2013 verrà ricordato per le manifestazioni oceaniche iniziate in protesta dell’aumento dei biglietti dei mezzi di trasporto, poi amplificatesi in risposta alla violenza poliziesca, alle dure condizioni di vita nelle favelas e ai megaprogetti di cui beneficiano i pochi soliti noti. Durante le manifestazioni ci sono stati numerosi arresti arbitrari di cui il più eclatante è avvenuto ad ottobre 2014 quando centinaia di persone sono state arrestate colpevoli di essersi sedute sui gradini del municipio di Rio de Janeiro al termine di una manifestazione in
seguito ad uno sciopero degli insegnanti.
A giugno 2014, un anno dopo le storiche mobilitazioni che hanno coinvolto tutto il Brasile, è iniziata una persecuzione assurda attuata tramite intercettazioni, indagini e pedinamenti, rottura del segreto bancario per avere accesso a informazioni sensibili, uso coercitivo della forza da parte delle forze dell’ordine per ottenere testimonianze, sequestro di apparecchiature elettroniche e, alla vigilia della finale della coppa del mondo, l’arresto di 30 attivisti.
Gli arresti del 12 luglio 2014 (poco prima della finale dei mondiali della FIFA) hanno segnato l’inizio di un processo pesantissimo. La Procura di Rio de Janeiro ha accusato 23 persone di aver costituito di banda armata quando alcune/i di loro neanche si conoscevano e altre non hanno preso parte alle manifestazioni iniziate l’anno precedente. E’ chiaro che questo processo non è un processo qualunque ma mira alla criminalizzazione del movimento e alla persecuzione politica. Il processo è così assurdo che tra gli imputati figura Mikhail Bakunin.
In 23 sono perseguitati per le loro idee, opinioni e desideri per il futuro del paese e del mondo. Tra intercettazioni di decine di persone miste a pettegolezzi e dettagli della vita personale dei 23 imputati, i fascicoli del processo raggiungono già le 7000 pagine. In sintesi questo processo rappresenta uno spreco smisurato di soldi pubblici al fine di mettere a tacere tutte le forme di protesta. La persecuzione contro i 23 non minaccia solo loro ma l’intera società civile: tra le carte vi è un elenco di 70 organizzazioni sociali tra media alternativi, pagine facebook di satira politica e perfino pagine web dei quartieri. In questo scenario, la lotta dei 23 si estende, così com’è stato fin dall’inizio e come sempre sarà, in una lotta per i diritti di tutti i cittadini.
In risposta a tale persecuzione e criminalizzazione degli attivisti è nata la Commissione dei Genitori e Familiari dei Prigionieri e Perseguitati Politici di Rio de Janeiro.
Anche se i 23 sono assistiti da avvocati volontari, l'intero processo genera una serie di costi materiali per la copia e la scansione di tutto il materiale processuale, che conta più di 7000 pagine, le copie dei DVD con le intercettazioni e per le spese di viaggio degli avvocati degli attivisti tra le varie città dove si terranno i processi. Tutto questo ha richiesto molti costi materiali immediati e le famiglie da sole non possono permettersi di sopportare tali costi, oltretutto ingigantiti apposta per renderli insostenibili. Oltre a questi, altre spese riguardano la Commissione dei Genitori e Familiari dei Prigionieri e Perseguitati Politici, la Commissione ci sarà sempre quando sarà chiamata per discutere delle persecuzioni. Infine, non meno importanti, vi sono i costi per le azioni e mobilitazioni in appooggio ai 23.
Solo le spese procedurali di copie e scansioni ammontano a più di R$ 13,000.00 (4.400 euro circa) e questa cifra continua a crescere. Alla fine del processo questo costo sarà molto più alto, ogni aiuto sarà benvenuto.
Per sostenere molti costi la Commissione si basa su vendite nel mercatino delle pulci e donazioni; contiamo sull'aiuto di tutti coloro che credono nel diritto del popolo di lottare per i propri diritti, di tutti quelli che credono nella necessità di cambiamento della nostra società. Inoltre, la difesa dei 23 significa impedire alla magistratura di Rio de Janeiro di continuare a violare le proprie leggi, significa appoggiare la libertà di espressione, la libertà di manifestazione, la libertà di stampa, la libertà di associazione. La campagna non è limitata ai 23 accusati in questo assurdo processo di criminalizzazione. Si estende alla criminalizzazione di tutte le lotte per i diritti del popolo. Per questo è di fondamentale importanza. Per difendere i diritti dei nostri figli, figlie e familiari e per difendere il diritto ad avere diritti, chiediamo l'aiuto e la collaborazione di tutte/i.

Come aiutare la campagna #EuApoioOs23? Ci sono differenti forme, tutte molto semplici.
Potete aiutare scattando una foto con la scritta della campagna #EuApoioOs23, stampando l'immagine o anche scrivendo voi un messaggio.
Potete anche partecipare nella nostra campagna di autofinanziamento, che è estremamente importante per divulgare le violazioni dei diritti subite dai movimenti sociali e aiutare a sostenere i costi di questo enorme processo di persecuzione politica.
Per far questo potete depositare qualsiasi importo direttamente nel conto corrente della Commissione. Qualsiasi importo sarà molto gradito e sarà di grande aiuto!

Lutar nao è crime! Lottare non è un crimine!
Deixa pasar a revolta popular! Lascia passare la rivolta popolare!

Commissione dei Genitori e Familiari dei Prigionieri e Perseguitati Politici – Rio de Janeiro
https://campanhapresxspoliticxs.wordpress.com/
# EuApoioOs23

Coordinate dei conti correnti per depositi internazionali:
Banca: Bradesco
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IBAN: BR18 6074 6948 0317 6001 0075 475P 1
Agenzia: 03176
Numero di Conto: 001007547
CPF/CNPJ: 648130707-44

Per maggiori informazioni: euapoioos23-ita@inventati.org

Libertà immediata per Igor Mendes e tutti i prigionieri politici! 

Igor Mendes da Silva, studente di geografia dell'Università dello stato di Rio de Janeiro, attivista del Movimento Studentesco Popolare Rivoluzionario e del Fronte indipendente Popolare di Rio de Janeiro, dal 3 dicembre 2014 si trova prigioniero nel Complesso Penitenziario di Bangu. L'attivista è stato arrestato in casa, verso le 6:30 della mattina da una squadra della Sezione di Repressione dei crimini informatici, applicando il mandato di arresto preventivo emesso dal Giudice Flàvio Itabaiana della ventisettesima corte penal della capitale.
Nella stessa occasione, furono emessi mandati d'arresto preventivo contro altri due attivisti Elisa Quadros Pinto, conosciuta come Sininho e Karlayne Moraes da Silva Pinheiro, trattate come fuggitive dal putrido potere giudiziario e dal monopolio della stampa, dal tratadas como foragidas pelo podre poder judiciário e o monopólio da imprensa, avendo in testa il portavoce dell'imperialismo yankee e sostenitore del fascimo di ieri e di oggi, Rete Glogo.
Igor Mendes un'altro degli innumerevoli giovani carioca che si unirono alle grandi manifestazioni popolari che, fin dalle giornate di lotta di giugno\luglio 2013, scuotereno la capitale fluminense contro la abbuffata Fifa/Olimpiadi, in difesa dell'istruzione, trasporto e salute pubblica, contro la violenza poliziesca e l'occupazione militare delle comunità povere da parte delle Unità di Pacificazione di Polizia e dell'Esercito Brasiliano.
Per la sua partecipazione a queste legittime proteste Igor Mendes, Karlayne Moraes e Elisa Quadros sono bersagli di una grave e ingiusta campagna di persecuzione politica orchestrata dal rseguição política orquestrada dai governi Dilma (Partito dei Lavoratori / Cabral-Pezão e Paes (Partito del Movimento democratico brasilianoPMDB) e realizzata dalla polizia assassina di poveri di Rio de Janeiro.
I tre già erano stati indiziati, insieme ad altri venti attivisti, a causa della famigerata “operazione Firewall” verificatasi il giorno della finale della Coppa del Mondo Fifa, quando dodici manifestanti furono arrestati, tra i quali la stessa Elisa Quadros, la "Sininho".
L'assurda e inaudita accusa dei mandati d'arresto è la presunta partecipazione degli attivisti a un festival di cultura popolare per la liberazione dei prigionieri politici e la fine di tutti i processi contro i manifestanti, avvenuto lo scorso 15 ottore (giorno del professore), di fronte al Consiglio comunale nella Cinelândia. Nell'interpretazione del giudice fascista Flávio Itabaiana, la partecipazione dei giovani all'evento rappresenterebbe la rottura delle “misure cautelare” imposte dalla corte che vieta la partecipazione degli attivisti a “riunioni pubbliche” sotto la giustificazione che la loro presenza rappresenterebbe un “rischio per l'ordine pubblico”. Nella pratica, tale “divieto” rappresenta la restrizione della libertà di espressione e manifestazione difesa in maniera ipocrita dallo Stato fascista brasiliano e dal putrido potere giudiziario.
Il governo illegittimo di Pezão-Cabral (PMDB) fu sconfitto dai voti nulli, schede bianche e astensioni nelle ultime elezioni per il governatore ed è disperato di fronte alla continuità e radicalizzazione delle manifestazioni popolari durante il suo mandato.
E, nel decretare un vero stato d'assedio con l'obbiettivo di contenere la giusta rivolta popolare, ha l'appoggio della gerentona Dilma Rousseff (PT) e della sua opportunistica campagna elettorale. Dilma Rousseff e i suoi compari sono impatanati fino al collo nel fango della corruzione e tremano di paura e odio contro il popolo a fronte dell'inevitabile aggravarsi della crisi economica e politica nel paese.
La vera e propria campagna di caccia alle streghe promossa contro attivisti popolari a Rio de Janeiro, contando sull'appoggio incondizionato di Rete Globo e degli altri mezzi dei monopoli dei mezzi di comunicazione, rappresenta la preparazione del terreno per incrementare una poliziesca repressione fascista superiore a quella vista durante le partite dell' abbuffata della Fifa.
L'obbiettivo dello stato fascista brasiliano nell'incarcerare questi militanti è tentare di zittire l'urlo di rivolta e di legittima indignazione delle masse popolari della città e della campagna che si sono sollevate in difesa dei loro diritti calpestati mille volte da tutta questa banda di politici corrotti servi dei banchieri, dei latifondisti, dell'imperialismo principalmente yankee (Stati Uniti).
Come descrisse molto bene lo stesso Igor Mendes, in un articolo pubblicato sul blog Tribuna di stampa pochi giorni prima di esser arrestato, dove ironizza a il piagnisteo della falsa sinistra elettoralista e dei “movimenti sociali” chapa branca (espressione che indica qualcosa di finanziato dal potere o che appoggia il potere) come la filo-governativa Unione Nazionale degli Studenti, che si fingono fraintesi dopo le “scelte” della presidente Dilma Rousseff (PT) per scegliere il suo governo, come i nomi della ultra-reazionaria “ruralista” Kátia Abreu per il Ministero dell'Agricoltura e del banchiere Joaquim Levy do Bradesco/FMI per il Ministero dell'Agrigoltura:
Ecco che adesso i “movimenti sociali” venduti, addomesticati, capaci di ingannare milioni di lavoratori in cambio di posizioni e benefici, si mostrano “sorpresi”. Gli stessi che hanno fatto con fervore campagna per l'elezione di Dilma, la stessa “intelighenzia” che ha rieditato il “con me o contro di me” durante il voto, accusando come “destrorsi” chi si rifiutava di vedere ciò che non c'era – differenze essenziali tra il PT e il PSDB – scrivono editoriali e rilasciano interviste “criticando” le scelte di Dilma. Parlano di “delusione”, “sorpresa”, “ladrocinio elettorale...” Chi pensano di ingannare? Dodici anni di governo federale non gli hanno insegnato nulla?”
Pochi giorni dopo la fine della farsa elettorale il vecchio stato brasiliano diretto dal fronte opportunista elettorale di PT/Pecedobê/PMDB/PSB dimostra, ancora una volta, la vera faccia della sua falsa democrazia.
Fino a ieri tutti ripetevano il vuoto discorso della “democrazia” e dell' “avanzamento” contro il “retrocedere”. Spente le luci del ring elettorale, convocano i settori più reazionari della società brasiliana per dialogare, mentre rieditano il Al-5 e il decreto-legge 477 contro i movimenti e le mobilitazioni popolari, ripetendo le pratiche più nefaste del regime militare fascista rispetto al quale si pongono ipocritamente come oppositori.
I volti dei militanti sono esposti per la televisione in prima serata, imputandogli atti mai provati. Bandiere dei movimenti e esemplari di giornali della stampa popolare sono presentate come prove del crimine. Giovani sono accusati per “formazione di banda armata” per la partecipazione alle proteste. Indagini poliziesche, registrazioni di intercettazioni telefoniche e altre supposte prove che presumibilmente sarebbero sotto “segreto giudiziario” sono divulgate come “esclusive” per i giornali della Rete Globo.
Respingiamo tutti i tentativi di isolare e criminalizzare la protesta popolare, il nostro movimento e le altre organizzazioni indipendenti e combattivr che compongono  il Fronte indipendente Popolare di Rio de Janeiro! Onoriamo l'atteggiamento combattivo di tutti i prigionieri politici che si mantengono saldi nella lotta, nonostante siano rinchiusi nelle celle del vecchio stato brasiliano! Si sbagliano di grosso se pensano di poter sconfiggerci com la repressione! Non potranno mai imprigionare i nostri ideali! Il futuro ci appartiene!
Libertà immediata per Igor Mendes da Silva!
Libertà immediata per Rafael Braga, Caio Silva e Fábio Raposo!
Per la camcellazione di tutti i processi contro i manifestanti!
Viva la gioventù combattente!
RIBELLARSI E' GIUSTO!


Liberdade imediata para Igor Mendes e todos os presos políticos!
 info italia
soccorso rosso proletario srpitalia@gmail.com

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