mercoledì 28 gennaio 2015

pc 28 gennaio - GENOVA, UN PASSO AVANTI NELLA LOTTA CONTRO LA DEVASTAZIONE DEL TERRITORIO

Da un paio di mesi, a Genova, è nata una nuova realtà di movimento: si chiama Spazio Liberato Utopia, e si trova in via Ronchi nel quartiere di Pegli, a pochi metri dall’uscita autostradale che insiste sulla delegazione del ponente cittadino.
Quali siano gli obiettivi che si prefiggono gli occupanti si comprende subito, appena si arriva nelle immediate vicinanze della sede; qui, appeso al muro di cinta, si trova un lenzuolo sul quale è scritto: “Liberiamo spazi per colmare buchi. Biblioteca, orti urbani, ciclofficina, cineforum, palestra popolare, sala prove, laboratorio artistico, skatearea, laboratorio riciclo/riutilizzo, teatro. Spazio Liberato Utopia. Autogestione. Antifascismo”.
Martedì ventisette gennaio, nei locali che ospitano questo collettivo, si tiene una riunione tra ed i ragazzi del gruppo ospitante ed il coordinamento dei comitati che si oppongono alla costruzione della Gronda autostradale di ponente; partecipano all’assemblea, oltre ai rappresentanti del movimento No Gronda, anche alcuni esponenti di partiti contrari alla devastazione del territorio: Partito comunista dei Lavoratori; Movimento Cinque Stelle; L’Altra Liguria e Sinistra Ecologia e Libertà, con i loro consiglieri comunali Antonio Carmelo Bruno e Gian Piero Pastorino.
Apre i lavori Federico di Utopia: questi spiega, così come ribadirà subito dopo
un altro membro dello stesso collettivo, che la motivazione della serata risiede nella ricerca di strategie comuni per contrastare insieme le così dette grandi opere; la proposta operativa è quella di “tornare a scendere in strada a parlar con i giovani per fare controinformazione rispetto alla martellante propaganda della dis-informazione della stampa borghese”.
Per parte loro, gli esponenti del movimento No Tav-Terzo Valico presenti - Lorenzo del comitato di Isoverde, e Davide di quello di Pontedecimo-San Quirico - propongono iniziative comuni, a cominciare da una giornata in centro città, da svolgersi entro la fine di febbraio, volta a sensibilizzare anche quella parte di popolazione che non viene toccata direttamente dalla devastazione ambientale.
Il resto dell’assemblea accoglie entusiasticamente l’impegno di questo nuovo collettivo nella lotta contro le grandi opere; propone, inoltre, di lavorare sul territorio attraverso volantinaggi, gazebo, punti informativi: anche attraverso la produzione di materiale specifico a seconda della zona che si va ad interessare.
In conclusione: è stata una serata positiva, al termine della quale si è fatto un passo avanti importante sul fronte del coordinamento delle lotte popolari nella città di Genova.
Genova, 28 gennaio 2015

Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com

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