sabato 6 dicembre 2014

pc 6 dicembre - editoriale - ROMA E' ORA LA PUNTA DI ICEBERG DELLA "NORMALITA'" DI UN SISTEMA CHE VA ROVESCIATO

 

Il sistema fascio-mafioso negli appalti a Roma, con tutta un'economia basata sull'affarismo più schifoso, su una corruzione sistemica che ha riciclato vecchi criminali fascisti e nuova malavita in giacca e cravatta, e che come un'onda melmosa è arrivata dovunque nell'amministrazione comunale di Roma, in cui si sono volutamente immersi tutti, sindaco, assessori, consiglieri comunali, attuali ministri, politici, alti dirigenti di partito e che coinvolge dai partiti di destra al centro sinistra, con il PD a fare da costante e interessato convitato e cerniera, dimostra che questo Stato, questo sistema politico borghese genera periodicamente i suoi esponenti e un marciume strutturale e costante. E nella fase, come quella in corso, del capitalismo in crisi, in cui la lotta per la sopravvivenza, del "cane che mangia cane" diventa sempre più feroce, più barbara, ciò che si sta scoperchiando a Roma è attualmente la punta più alta di un sistema che, dove più dove meno, è presente in ogni struttura locale e nazionale di questo Stato al servizio degli affari, del profitto ad ogni costo, dei padroni legali o "illegali" che siano.

L'inchiesta attuale dei magistrati che ha fatto scoperchiare questa fogna è purtroppo paragonabile al bambino che cerca di svuotare il mare con un bicchiere, o, al tentativo, ingenuo o cosciente che sia, di "ripulire" una parte per recuperare e salvare questo stesso Stato, governi, sistema dei partiti borghesi, economia del capitale.
MA LO STATO, IL SISTEMA BORGHESE NON PUO' CHE GENERARE "MOSTRI" A RIPETIZIONE, che sfruttano ogni anfratto dell'economia, per incunearsi, fare superprofitti, strumentalizzando anche le sofferenze della popolazione, dai miliardi dati dalle Istituzioni e ricavati dai fascio-mafiosi sui drammi, sofferenza degli immigrati, ai miliardi sui rifiuti fatti sulla salute, sulla morte di tantissima gente, ecc.

E' proprio il sistema delle cooperative del Min. Poletti che è il cuore a Roma di questo sporco affarismo mafio-fascio, mostrando alla luce del sole ciò che queste "cooperative" realmente sono. Ma che queste cooperative, base forte del PD in alcune zone, non sono affatto "sociali", sono come tutte le imprese capitaliste private, e spesso anche peggio, dove la Lega delle cooperative e tutte le altre multinazionali o medio grandi coop. fanno superprofitti ora più che mai sul supersfruttamento, fino allo schiavismo, bassi salari, soprattutto dei lavoratori immigrati, delle lavoratrici, sull'attacco ai diritti, sindacali, contrattuali, mentre licenziano o mandano polizia e i cani rabbiosi dei loro capi a caricare gli operai che lottano...; questo viene denunciato ogni giorno dagli operai, dagli immigrati, dai sindacati di base che lottano, come vengono denunciati gli intrecci malavitosi. Ma a queste denunce si è sempre risposto, anche nella Regione del Min. Poletti, con una feroce repressione e ora... da Renzi, allo stesso Poletti (nonostante le fotografie), all'imbarazzante bamboccio Alfano, ecc. dicono che non ne sapevano nulla, che sono sorpresi, che ora vedrete che "pulizia" faremo....!? Ma vergognatevi! Voi siete fino in fondo dentro, siete voi i complici o, spesso, responsabili diretti...! E' proprio il sistema su cui si fondano e vivono le cooperative, come tutto il nero bosco degli appalti pubblici, il miglior ambiente per gli affari dei fascio-mafiosi e dei politici e amministratori!

Renzi e i suoi ministri spieghino ai lavoratori, alle masse popolari che differenza c'è tra gli appalti dati e i soldi presi dai fascio-mafiosi e i milioni dati ai padroni che inquinano e fanno morire (vedi Ilva), o i miliardi dati alle aziende belliche per andare ad ammazzare, o gli appalti dati alle imprese della Tav per distruggere territori e vita delle popolazioni, ecc.?

In questa società che santifica il profitto, in cui il potere politico è formato e al servizio della classe dominante, di un pugno di ricchi contro la grande maggioranza delle masse popolari, i lavoratori, che genera e viene rappresentato da un personale amministrativo e politico adatto a difendere, ora con le leggi, ora con processi farsa, ora con le sue forze della repressione, ora con le sue propaggini criminali e fasciste, i suoi veri mandanti, non c'è e non ci può essere uno sistema buono, pulito e uno cattivo, sporco, illegale e legale si combinano e si alimentano a vicenda.
Questo Stato, queste Istituzioni nel nostro paese, poi, sono "normalmente" intrecciati con forze mafiose, così come nel nostro paese, il legame, il connubio o l'uso delle forze fasciste è anch'esso "normalmente" esistente (si può dire che nessun fascista per quanto condannato sparisce, al massimo si ricicla).

Chi in questi giorni strilla, come i parlamentari del M5S, chi grida alla dimissioni, commissariamento del Comune di Roma, dovrebbe spiegare perchè, fermo restando tutto, fermo restando la difesa del profitto, del sistema delle cooperative, del sistema degli appalti, basterebbe cambiare uomini, per fare pulizia? (come se in tutti questi anni non sono cambiati decine e decine di uomini, di partiti, al Comune di Roma...). Stendiamo poi un velo pietoso sugli strilli fascisti della Lega contro cui è imbarazzante sprecare anche parole; unica cosa da dire: vedessero in casa propria...

Ma sbaglierebbero i proletari, le masse popolari se, a fronte di tutto questo, invece di comprendere le vere ragioni, elevare con forza la loro denuncia di classe, "approfittare" di questo momento di difficoltà/debolezza" delle Istituzioni, del governo, per sviluppare ancora più intensamente le loro lotte e pretendere e imporre risultati, da quelle per la casa, a quelle per il reddito e il lavoro, a quelle per i diritti sociali, per i diritti agli immigrati, ecc.; e se, invece, di affinare le loro armi di lotta contro questo Stato, questo/i governo/i, questo sistema capitalista, dicessero che "non c'è nulla da fare... sarà sempre così... chiunque vada al potere finisce per corrompersi...", ecc., o, peggio, si mettessero impotenti e dipendenti alla coda di chi in questo momento strilla di più, per porsi lui come nuovo personale politico/amministrativo, nascondendo che lo Stato, le Istituzioni non si possono riformare, ma solo rovesciare.
Sbaglierebbero i proletari e le masse popolari se facessero solo un discorso generico di "politica", di "potere" senza aggettivi, senza comprendere, anche da quanto sta avvenendo in questi giorni a Roma, che si tratta di politica borghese, di potere borghese, di uomini e leggi borghesi, e che contro questo potere e politica ci vuole la politica e il potere proletario della maggioranza delle masse sfruttate, oppresse, derubate, senza diritti, represse, ecc. Altrimenti, che lo si voglia o no, per quanta denuncia dello "schifo" puoi fare, si resta succubi di questa politica e di questo potere che ora pensa con il "faccione" di Renzi di mettere tutto a posto...
Ma per rovesciare questo sistema capitalista, del malaffare, della corruzione, dei miliardi buttati mentre la maggioranza delle masse non ce la fa a campare, non basta nè la sola lotta sindacale o democratica, nè solo manifestazioni di protesta o giudici benpensanti, nè solo astenersi alle prossime elezioni, ma occorre rovesciare questo potere e quindi serve lavorare, ora e subito, praticamente e teoricamente per la rivoluzione proletaria, per una guerra popolare "tremenda", per un potere proletario che spazzi e faccia "pulizia" dovunque. Serve ora, per i comunisti (non da etichetta), per i rivoluzionari, insieme alle avanguardie proletarie, giovanili, femminili, con coscienza di classe, stando nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse - e non sulla riva del fiume a sentenziare ed aspettare - lavorare per organizzare gli strumenti - partito, fronte, forza militante - per farla finita con questo sistema dello sfruttamento, del malaffare, della dittatura dei padroni e dei loro servi.

proletari comunisti -PCm Italia
6 dicembre 2014

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