venerdì 5 dicembre 2014

pc 5 dicembre - RENZI AUMENTA LE SPESE MILITARI CON I FONDI PER LO SVILUPPO DEL LAVORO - LA POLITICA MILITARE DEL GOVERNO RENZI dal nuovo numero di proletari comunisti giornale del PCm Italia

Renzi gioca alla battaglia navale

"Spese militari. La commissione difesa della Camera: sì all'acquisto di 15 navi da guerra con 10 miliardi di euro


La portaerei Cavour

Tra l’altro tutti que­sti soldi –che si tro­vano, per l’appunto, sui capi­toli di spesa del mini­stero dello svi­luppo eco­no­mico– non ven­gono mai con­ta­bi­liz­zati (come anche i fondi stan­ziati per le mis­sioni mili­tari all’estero, un miliardo l’anno) come spese della difesa e que­sto porta a sot­to­va­lu­tare la spesa mili­tare nel nostro paese. Come ha effi­ca­ce­mente dimo­strato l’ultimo rap­porto della cam­pa­gna Sbi­lan­cia­moci (www​.sbi​lan​cia​moci​.org) inve­sti­remo nel 2015 per le spese mili­tari ben 23,5 miliardi di euro, solo qual­che milione in meno rispetto al 2014: nono­stante la spen­ding review, la spesa mili­tare non viene sostan­zial­mente intac­cata. Agli oltre 10 miliardi di spese per le navi mili­tari, vanno aggiunti i 13 miliardi per gli F35. E’ vero che ci sono mozioni che chie­dono il dimez­za­mento della spesa per i cac­cia­bom­bar­dieri, ma per ora la Pinotti fa finta di niente.
Dice la mini­stra che biso­gna aspet­tare il libro bianco sulla difesa (ancora in alto mare, si potrebbe dire) per defi­nire i sistemi d’arma di cui abbiamo biso­gno. Però, la Pinotti non ha aspet­tato il libro bianco per imporre una spesa di 5,4 miliardi per que­sta nuova “bat­ta­glia navale” nel medi­ter­ra­neo. Dicono al governo che que­ste navi ser­vi­ranno anche al soccorso,all’anti-inquinamento, all’aiuto uma­ni­ta­rio, a sal­vare le vite dei migranti nel medi­ter­ra­neo. Non si capi­sce a cosa ser­vano lan­cia­si­luri e can­noni per sal­vare le vite dei migranti: una vera ipo­cri­sia. Se som­miamo la spesa degli F35 a quella delle FREMM e alla spesa di que­ste nuove navi e di altri sistemi d’arma (come i som­mer­gi­bili) arri­viamo a sfo­rare i 25 miliardi di euro. Se poi met­tiamo insieme tutti gli inve­sti­menti plu­rien­nali nei sistemi d’arma (Euro­fighter, blin­dati Vbm, ecc) arri­viamo alla stra­to­sfe­rica cifra di 43 miliardi di euro. Una spesa colos­sale e ingiu­sti­fi­cata. “Ma a chi dob­biamo dichia­rare guerra?”, ci sarebbe da chie­dersi...
Tra le due por­tae­rei (la Cavour e la Gari­baldi), le fre­gate FREMM, i quat­tro som­mer­gi­bili U-212, la quin­di­cina di nuovi pat­tu­glia­tori siamo ben attrez­zati per una inu­tile “bat­ta­glia navale” che fa con­tenti ammi­ra­gli e capi­tani di vascello (e il busi­ness dell’industria mili­tare), ma che impo­ve­ri­sce dram­ma­ti­ca­mente un’altra “bat­ta­glia” ben più impor­tante: quella del lavoro e della lotta alla povertà."

Governo Renzi e la politica estera e militare dell'Italia imperialista - da Proletari comunisti


"Quando il governo Renzi si è insediato e tutta la fase della sua “scalata” (come dice lui) del PD e del governo, Renzi è sembrato disinteressarsi del tutto della politica estera, della politica militare e della presenza dell'imperialismo italiano nel contesto della Nato nel mondo.
A distanza di alcuni mesi dal suo insediamento, Renzi come persona ha continuato più o meno sullo stesso piano, ma il suo governo certamente no, perchè il governo Renzi, di cui i padroni e gli industriali in particolare sono gli azionisti di maggioranza, è pur sempre un governo della borghesia imperialista italiana, e l'imperialismo italiano è parte integrante del'imperialismo europeo, che in realtà in qualto tale non esiste come elemento sovranazionale reale, dell'Alleanza imperialista Nato a egemonia Usa.
Quindi, qualsiasi governo, si può dire ce su questo piano va in automatico e che generali, Servizi, Ministeri degli Esteri e della Difesa sono dentro poteri obiettivamente più importanti e più influenti dei temporanei capi di governo.
Nel governo Renzi ministeri importanti di questa natura sono affidati a piccoli personaggi ignobili, la Pinotti, prima la Mogherini e ora Gentiloni, e quando più scadenti,insignificanti sono questi personaggi tanto più importanti sono questi campi – la Difesa, la Politica estera – che sono sottratti sostanzialmente al dominio della politica politicante che caratterizza il governo e Renzi ancor più; i ministri diventano quindi dei semplici portavoci, segretari o segretarie, più segretarie, dei gestori reali della politica estera e della difesa. E con un'aggravante, che questi poteri si esercitano senza alcuna mediazione, parlamentare e politica, e questi ministri hanno una sorta di eccesso di zelo che li fa peggiori di molti dei ministri dei precedenti governi.
La Mogherini sia nella politica estera italiana, sia ora nella politica europea è una pura portavoce delle decisioni delle potenze imperialiste dominanti in Europa, e sulle grandi questioni, vedi Ucraina, Iraq, ecc., dell'imperialismo dominante, quello Usa.
Così come la squallida ex pacifista Pinotti al ministero della Difesa agisce come grottesco Ufficio stampa delle decisioni dei militari e della Nato.
Il risultato è quindi che all'ombra di Renzi si assiste alla crescita delle spese militari e dell'interventismo imperialista. Anzi, nei prossimi mesi vedremo quando dentro al spirale del nuovo acutizzarsi della tendenza alla guerra nei diversi scenari del mondo trascini il nostro paese.
Il governo Renzi, quindi, è pienamente schierato con i nazisti in Ucraina e a sostegno del regime di Kiev, nonostante sia evidente che gli interessi economici di alcuni sostenitori della borghesia italiana siano in aperto contrasto con questo indirizzo, dati i loro legami con la Russia di Putin. Per cui si finisce per assistere ad una sorprendente recita in cui Berlusconi e Salvini si fanno portavoce della continuità dei legami con la Russia di Putin, cosa che risulta perfino ironica se si pensa che all'inizio le obiezioni sulla Mogherini venivano anche dalle pressioni statunitensi che temevano l'indirizzo filo Russia di governanti italiani memori anche della posizione dell'ultimo governo di Berlusconi. Invece, la Mogherini immediatamente entrata al ministero si è dimostrata tra lepiù filoamericane in Europa e questo le è servito da pass pere l'attuale carica che riveste.
Il governo Renzi si è schierato in prima fila per il nuovo intervento imperialista in Iraq, organizzato dall'imperialismo Usa nel quadro della presunta crociata anti Isis, facciata della volontà di mantenere le grinfie sul petrolio, su tutta l'area, anzi di occupazione delle posizioni nel “domino” della nuova fase della contesa con la Russia e la Cina. Anzi, il governo italiano tramite il ministero della Difesa ha organizzato in fretta e furia un invio di armi obsoleti ai kurdi che sono diventate materia di scandalo e di solita figura da “imperialismo straccione” zelante.
Il governo Renzi si è sprecato nel sostegno e nell'amicizia ad Israele mentre questi massacrava donne e bambini a Gaza.
Il governo Renzi si fa promotore attivo di un nuovo intervento militare in Libia, in reda al caos post Gheddafi e si può dire che non c'è campagna lanciata da Obama, o dichiarazione di Obama che non veda Renzi fargli da controcanto zelante, che quindi predispone l'imeporialismo irtaliano a nuove sciagurate avventure militari.
Sul fronte militare il governo continua l'operazione degli ultimi governi di piazzisti dell'industria bellica, di salvaguardia dell'incremento delle spese militari; nonostante si chiami al taglio tutti i ministeri e in tutte le forme possibili, qui i tagli quando ci sono, sono dentro piani e programmi delle forze armate esistenti da anni che vogliono ammodernare e rendere piùefficiente la macchina militare liberandola da una zavorra di militare civile o militari anziani che è in contrasto con la funzione attuale delle forze armate nelle guerre presenti e future.
Così sugli F35 si mantiene questa dotazione di aerei divenuti ormai senza sponsor, se non quelli puramente e semplicemente degli interessi dei padroni dell'industria bellica in Usa e Italia.
Con Renzi al governo e questi ministri è come se fossimo in resenza di un governo ombra in materiadi Esteri e Difesa fuori dal controllo del parlamento, della stampa e, quindi, in una oscurità voluta che ci trascina nel vortice delle guerre in corso e che fa del nostro governo una sorta di “servo padrone” ancora principalmente dell'imperialismo Usa...."

Nessun commento:

Posta un commento