giovedì 18 dicembre 2014

pc 18 dicembre - Fiat Termini Imerese "cinque anni di bluff"... la Grifa fallisce prima di cominciare e arriva una "nuova" azienda…

Così titola la repubblica di Palermo di oggi, mentre il Sole 24 ore parla di "ultima spiaggia" e qualche altro di "ore decisive"… ma oramai hanno quasi tutti il tono della presa in giro, perché che questa "vertenza" si sia trasformata in barzelletta lo hanno capito quasi tutti… tranne forse i sindacalisti che, ancora una volta, si sono detti prima delusi, poi meravigliati e poi come sempre speranzosi…

Mentre gli operai si preparano ad un sit-in venerdì 19, davanti lo stabilimento di Termini Imerese, in concomitanza con il nuovo incontro previsto al Mise, durante il quale l'azienda dovrebbe presentare il piano industriale, proviamo a fare il punto su questa ennesima nuova proposta avanzata dal Ministero dello Sviluppo (?) Economico.

Nell'incontro previsto per martedì scorso il ministro dello Sviluppo Economico De Vincenti ha annunciato "a sorpresa" che la Grifa non era più della partita e che adesso, ci ricorda il Sole24Ore di ieri: "Il nuovo cavaliere bianco per Termini Imerese si chiama Metec... È invece uscita completamente di scena, per "mancata capitalizzazione" la proposta di Grifa il cui piano industriale prevedeva la produzione di auto ibride nel sito che fa tuttora capo alla Fiat; sparito anche il fantomatico finanziatore brasiliano (Banco Brj)." E qui, tutti coloro che avevano dato per certo l'accordo, a cominciare dal nuovo segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, che aveva parlato di "'accordo innovativo' e di 'un progetto vero e solido dal punto di vista finanziario che salvaguarda l'occupazione, pure nell'indotto." (che profonda lungimiranza!) dovrebbero chiedere scusa e nascondersi per sempre! E invece...

La Metec "è la holding di un gruppo che produce componenti auto con attività in Italia, Polonia e Brasile; il bilancio 2013 si è chiuso con 270 milioni di euro di fatturato consolidato, un utile di 6 milioni e un patrimonio netto a fine anno di 58 milioni. De Vincenti ha definito la sua solidità industriale "fuori discussione". (!) La più nota fra le controllate di Metec è la carrozzeria Stola; oltre metà del fatturato deriva dalla Stola do Brasil."

"In una conversazione con il Sole24Ore, Ginatta, l'amministratore delegato di questa azienda, "67 anni, è amico di lunga data della famiglia Agnelli (era con loro in tribuna a vedere la Juventus ai tempi dell'Avvocato) e ha in passato rilavato varie aziende dal gruppo Fiat";  si dice "molto ottimista" sull'operazione ma avverte che "abbiamo ricevuto due ore fa la bozza di contratto per la cessione di ramo d'azienda, e i tempi sono strettissimi". Non è detto, dunque, che l'operazione vada in porto; anche l'ammontare degli investimenti complessivi previsti non è definito, ma sarà comunque inferiore ai 100 milioni del progetto Grifa."

I soldi, come si sa, dovrebbe metterli la regione Sicilia che ieri "ha approvato l'accordo di programma (ma quante volte lo approva questo programma!?) che prevede complessivamente 140 milioni di euro di finanziamento per i futuri investimenti e contratti di sviluppo; ad essi si aggiungeranno da un lato i fondi che verranno messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo Economico, dall'altro i 150 milioni della stessa Regione destinati al miglioramento delle infrastrutture." Non solo per lo stabilimento Fiat quindi, ma per tutta l'area industriale di Termini! Quindi potrebbero non bastare!
"Il contratto approvato ieri in Regione – ricorda Linda Vancheri, assessore (si fa per dire!) alle Attività produttive – copre, oltre che l'impianto ex Fiat di Termini Imerese, anche un a parte dell'indotto; si tratta di un accordo "open", ovvero resta valido anche dopo il cambio di cavallo avvenuto ieri in corsa tra Grifa e Metec."

Sulla "solidità finanziaria" sembra questa volta che nessuno abbia dubbi. Sarà la volta buona, allora? Chissà. Intanto i dubbi, come si è visto, ci sono: se si tratta di componentistica per esempio è chiaro che ci vuole tempo per riorganizzare la fabbrica e quindi i pochi mesi per ripartire di cui parla la Metec non sono credibili. Mentre se si tratta di produrre auto elettriche o ibride i problemi potrebbero essere ancora maggiori, mentre la cosa più "semplice" sarebbe quella di assemblare auto.

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