martedì 16 dicembre 2014

pc 16 dicembre - All'Ilva Taranto, mentre il governo prepara il nuovo decreto pro padroni gli operai sono sempre a rischio vita e in lotta

Il regalo di Natale di Renzi... AI PADRONI

Il decreto sull'Ilva potrebbe approdare nell'ultimo Consiglio dei ministri prima di Natale, il 22 o il 23 dicembre, «un decreto che riguarderà l'Ilva ma non solo, riguarderà il porto e meraviglie culturali per la città» di Taranto. Le ipotesi circolate più volte nei giorni scorsi parlano di un intervento dello Stato con una quota di minoranza, attraverso la Cdp, assieme alla cordata formata da Arcelor-Mittal e gruppo Marcegaglia.
E in un'intervista il commissario dell'acciaieria Piero Gnudi ha sottolineato come «il caso Ilva è unico, quindi, serve una soluzione unica. Un ruolo dello Stato per facilitare il passaggio ai privati secondo Gnudi, potrebbe durare «uno o due anni», periodo nel quale «i problemi possono essere risolti o comunque si possa intraprendere la strada per risolverli e consentire l'ingresso ai privati».      

ILVA: sciopero fino alle 7 di lunedì per i lavoratori Ilva, a seguito dell'ennesimo incidente avvenuto giovedì dove due operai hanno rischiato di morire


TARANTO – I lavoratori del reparto Ima dell’Ilva, in servizio al secondo e al quarto sporgente del porto, oggi si sono riuniti in assemblea e hanno deciso di astenersi dal lavoro fino alle ore 7 di lunedì, giorno in cui ci sarà un’altra assemblea. La protesta viene attuata in seguito all’incidente avvenuto giovedì sera nell’area del quarto sporgente del porto in concessione all’Ilva, dove si è spezzata in due una gru denominata 'Dm7'. Lo rende noto il coordinatore provinciale dell’Usb di Taranto Francesco Rizzo, precisando che «sia le assemblee che lo sciopero sono a firma di Usb, Fim e Uilm, mentre la Fiom non si è presentata».

L'incidente poteva avere conseguenze tragiche. Un operaio è caduto in mare ed è stato successivamente recuperato e tratto in salvo. Un altro lavoratore, rimasto intrappolato nella parte della gru rimasta sulla banchina, è stato recuperato dai vigili del fuoco. Entrambi hanno riportato contusioni. La procura ha disposto il sequestro dell’area e della macchina scaricatrice e ha aperto un’inchiesta. «Stamane – spiega Rizzo – i lavoratori di Ima hanno chiesto a tutte le organizzazioni sindacali di fare un’assemblea e di decidere le ulteriori iniziative. L’assemblea si è svolta dalle 7 alle 13 e alla fine, all’unanimità, i lavoratori hanno deciso di scioperare».

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