giovedì 6 novembre 2014

pc 6 novembre- ....e grossa manifestazione in Belgio contro il governo Michel-De Wever, un governo senza legittimità ... se non per servire gli azionisti e i ricchi. Scontri con la polizia in assetto antisommossa che ha sparato gas lacrimogeni e idranti




In piazza grandi delegazioni di operai delle grandi aziende del paese: Audi, NLMK, Van Hool, DAF, Delhaize ... Ma ci sono stati anche molti lavoratori delle imprese più piccole e il settore pubblico, gli insegnanti, gli studenti e i lavoratori dei trasporti pubblici.




Più di 120.000 lavoratori, fiamminghi, valloni e di Bruxelles, dipendenti di aziende pubbliche e private, ma anche giovani, studenti, attori e attivisti della cultura associativa o destinatari di assistenza sociale hanno marciato insieme per le strade di Bruxelles per dire di no al contro la riforma del lavoro proposta dal governo del premier belga Charles Michel, del Movimento Riformatore. Le misure di austerità, che prevedono l’estensione dell’età pensionabile, il congelamento del legame automatico fra stipendi e inflazione e un taglio ai servizi pubblici, sono necessarie secondo il governo per mantenere il deficit di bilancio entro i parametri previsti dall’Ue. La marcia, partita dalla Gare du Nord, apre una campagna di un mese contro la coalizione di governo che avrà il suo apice il 15 dicembre con uno sciopero generale.

«120.000 persone sono i portavoce di centinaia di migliaia di altre persone che esprimono la loro opposizione al governo. Si tratta di un’ondata di tutti i settori della società che si rifiutano il Society Project del Team Michael-De Wever». E’ il più grande evento sindacale e civico da quasi 20 anni. «Un giorno storico per il mondo del lavoro», ha detto il presidente del Ptb, Peter Mertens chiedendo il ritiro del piano De Wever. Altrimenti si provocherà un dramma sociale. Il Belgio ha mai prodotto tanta ricchezza di oggi. Lo scandalo dei #LuxLeaks dimostra come i ricchi traggano benefici dalla generosità del sistema fiscale.


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