domenica 30 novembre 2014

pc 30 novembre - RENZI: "L'ILVA TORNERA' ALLO STATO, LA SALVIAMO E POI VENDIAMO"


Dall'intervista di oggi su "Repubblica": "...sull'Ilva stiamo pensando d'intervenire con un soggetto pubblico", per "rimettere in sesto l'azienda e poi rilanciarla sul mercato...". 

Al di là se sia vero, dato che ogni giorno si tira fuori una soluzione - neanche pochi giorni fa la Mittal ha presentato la sua proposta di acquisto - e dato che in concorrenza vi sono tuttora almeno due cordate e due interessi imprenditoriali: quella appunto di ArcelorMittal (indiana) + Marcegaglia e quella di Arvedi che però vuole il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti - quest'ultima è sostenuta dagli stessi Riva per rimanere in campo e dalla Federacciaio.
Al di là di questo, quindi..., se fosse vero quest'ultima uscita di Renzi, vorrebbe dire nè più nè meno quello che da tempo denunciamo e che è avvenuto nel '95 alla vendita (regalo) dell'Ilva ai Riva:
lo Stato interviene per un breve periodo, e con soldi pubblici, cioè di tutti noi, "ripulisce l'azienda" per poi svenderla nuovamente ai privati - con i Riva sempre in campo...

ALLA FACCIA DEI FAUTORI DELLA "NAZIONALIZZAZIONE", come soluzione di tutti i mali dell'Ilva, degli operai e dell'ambiente

"Rimettere in sesto l'azienda" altro non vorrà dire che fare quell'operazione di differenziazione del "buono" dal "cattivo", cioè della creazione di una "good company" a cui destinare la parte produttiva quella che dà profitto ai padroni (italiani o indiani che siano) e di una "bad company" in cui lasciare a morire debiti, problematiche ambientali, risarcimenti, operai in esubero. Il risanamento della fabbrica, nel senso solo di applicazione dell'Aia (insufficiente per una reale bonifica degli impianti e delle aree), verrebbe fatto con i soldi pubblici e quindi totalmente alla mercè delle politiche di un governo Renzi che oggi spara promesse di fondi, domani qualche suo ministro ammette che non ci sono coperture..., o di altro governo; quindi anche su questo fronte non vi sarebbe un vero risanamento ma solo quello che basta a far marciare la fabbrica e a dare profitto ai padroni, salute e sicurezza degli operai non sono in agenda... Per non parlare dell'inquinamento dei quartieri per cui già stiamo vedendo come "intervento pubblico" significa fondi pochi e tempi infiniti.

Renzi dice che "salverà l'Ilva", non dice che salverà posti gli operai, tutti i posti di lavoro, la salute...

RITORNO MOMENTANEO DELL'ILVA ALLO STATO SIGNIFICA INOLTRE UN GROSSO REGALO AI RIVA: come considerare, infatti, che lo Stato, Renzi invece di fare provvedimenti, un decreto per requisire i miliardi dei Riva perchè chi è responsabile paghi, vuole "salvare" l'azienda con i soldi pubblici...

Quale migliore dimostrazione che lo Stato, il governo sono sempre e solo al servizio della loro classe, dei padroni? E che gli operai se non scendono in campo con la lotta per il loro futuro, e non solo quando vengono, a volte strumentalmente, minacciati gli stipendi, diventeranno "agnelli sacrificali" di questa o quella soluzione?

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