mercoledì 26 novembre 2014

pc 26 novembre - Nessuna giustizia può venire da Renzi, uomo dei padroni per eccellenza - non condividiamo la scelta - il problema è contestarlo non incontrarlo! Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio

Vicenda Eternit: il sindaco di Casale incontra Matteo Renzi



Amianto, Renzi ai parenti delle vittime: Stato parte civile nel processo bis

Lo stato dei padroni è imputato non parte civile !
Eternit, Renzi ai parenti delle vittime: "Lo Stato sarà parte civile nel processo per omicidio"

Il premier ha annunciato la decisione al sindaco di Casale e alla delegazione. E si impegna sulla prescrizione.

Renzi vuole salvare Berlusconi, padroni assassini, politicanti corrotti con l'allungamento della prescrizione usando strumentalmente la vicenda ETERNIT
Non prestarsi a questo gioco !

Romana Blasotti, 85 anni, cinque parenti uccisi dalla fabbrica: "Bene, ma ora aspettiamo i fatti"
Se ci sarà il processo per omicidio contro il magnate svizzero Stephan Schmidheiny lo Stato si costituirà parte civile. Almeno questa è l'intenzione espressa dal premier Matteo Renzi al sindaco di Casale Monferrato, Titti Palazzetti, e ai rappresentanti delle associazioni delle vittime che sono state ricevute a Palazzo Chigi dopo la sentenza shock della Cassazione che ha annullato per prescrizione la condanna dell'imprenditore elvetico dell'amianto. "Da quando sono a Palazzo Chigi ho dato mandato che se c'è un'ipotesi di danno ci si costituisca parte civile sempre, questa è la mia impostazione da sindaco", avrebbe detto Renzi. Il premier ha chiesto ai familiari e ai sindaci, oltre a Casale erano presenti i primi cittadini di Cavagnolo, in provincia di Torino, e di Bagnoli, di mettere giù per iscritto i problemi e le questioni da risolvere. Il tutto insieme ai parlamentari presenti. 


"Verifichiamo rapidamente se le questioni amministrative si possono sbloccare, se sì  sì, se è no vi spiegheremo perché". Questioni come lo sblocco di fondi già destinati o il superamento del patto di stabilità per le spese di bonifica per un periodo pluriennale. Il premier ha promesso anche moral suasion sulle Regioni, Piemonte e Campania, per aspetti che riguardano la sanità e i trasporti. E ancora Renzi: "Il governo si impegnerà a fondo anche sul tema della prescrizione. La vita non si prescrive". Attenzione anche sul fronte del diritto ambientale:
"bisogna studiarlo bene, ma velocemente".

I familiari delle vittime, in testa la presidente Romana Blasotti, hanno chiesto che "alle promesse seguano fatti". E Renzi avrebbe detto che l'unica cosa che "non sono in grado di promettervi è giustizia perché non tocca a me, ma per me questo non è un dossier, ma una battaglia da fare con voi". Ora i familiari saranno ricevuti dal Csm, prima hanno incontrato la presidente della Camera, Laura Boldrini, e del Senato, Pietro Grasso.


LA STAMPA ALESSANDRIA

Eternit: “Schmidheiny alla Corte dell’Aja”. E i casalesi chiedono 55 milioni per le bonifiche

L’appello allo Stato anche per portare il caso alla Corte europea dei diritti dell’uomo e per condurre Schmidheiny davanti ai giudici dei crimini contro l’umanità.

25/11/2014
silvana mossano
roma
I casalesi sono a Roma per chiedere una «compensazione» per quello che considerano un torto subito. Un doppio torto: il primo quello di essere stati, ignari e incolpevoli, condannati a una contaminazione gravissima da amianto che ha fatto morire centinaia di persone e che non smetterà chissà fino a quando. Il secondo quello di essersi visti beffare da una sentenza che ha soffocato, nel più beffardo dei modi - il colpo di spazzola della prescrizione -, l’anelito di giustizia.
....Ora è il momento del premier Renzi. A lui viene portata la richiesta di soldi per completare le bonifiche a Casale e dintorni: poco meno di 55 milioni per arrivare al 2020. E Renzi ha promesso che lo Stato si costituirà parte civile se ci sarà un altro processo.

L’istanza dei casalesi va oltre: si punta sia al sostegno affinché del caso Eternit si occupi anche la Corte europea per i diritti dell’uomo, ma non si vuole neppure trascurare l’ipotesi di portare lo svizzero Stephan Schmidheiny, già patron dell'Eternit italiana (che la Cassazione, prescrivendo il reato di disastro doloso ambientale permanente, ha «liberato» dai diciotto anni di condanna che gli erano stati inflitti dalla Corte d’Appello di Torino) davanti alla Corte dell’Aja come imputato di un crimine contro l’umanità

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