mercoledì 26 novembre 2014

pc 26 Novembre - DALLA PALESTINA OCCUPPATA UN APPELLO DI SOLIDARIETA' PER I PRIGIONIERI POLITICI PALESTINESI

DAL SITO "palestinarossa.it" rigiriamo la traduzione del seguente comunicato del Fronte di Liberazione Popolare della Palestina

In un momento in cui la nostra causa si trova ad affrontare situazioni e condizioni difficili a tutti i livelli e in tutti i settori ci appelliamo a voi attraverso questa comunicato. Siamo di fronte ad un continuo intensificarsi dell'aggressione e della repressione sionista contro il nostro popolo in vari settori, in particolare a Gerusalemme e a Gaza, e di recente attraverso nuove leggi razziste che prendono di mira il nostro popolo nella Palestina occupata nel 1948, minacciando la loro stessa esistenza.
Questo coincide con il crescente attacco fascista nella gestione penitenziaria contro i prigionieri politici palestinesi con svariati pretesti e giustificazioni, che portano al divieto di qualunque reazione in risposta alle azioni di un governo di destra. Da un po' di tempo hanno cercato di attaccare la tenacia dei prigionieri attraverso decisioni e leggi emanate nell'ultimo periodo, soprattutto dopo la dichiarazione di guerra contro i prigionieri di metà giugno. Da quel momento, siamo di fronte ad una grave campagna di repressione, vessazioni e punizioni che riguardano tutti gli aspetti della nostra vita in carcere.
La negazione delle visite familiari e la dilatazione del tempo tra una visita e l'altra hanno impedito ai prigionieri di vedere i loro cari e parenti. Hanno inoltre limitato la quantità di denaro che un prigioniero può avere per la sua "mensa" (spaccio carcerario) a solo 400 NIS, che non sono sufficienti a fornire i bisogni più elementari, in particolare alla luce dell'aumento brutale dei prezzi della mensa. Le autorità carcerarie hanno poi ridotto il numero di canali satellitari in carcere, consentendone solo tre: due canali in ebraico (i canali sionisti 2 e 10) e Al-Arabiya news. E tutto questo evidentemente non basta: è stato seguito da grandi incursioni notturne da parte di agenti armati fino ai denti e da campagne repressive condotte da unità speciali, come l'unità "Massada" che ha assassinato il prigioniero politico Mohammed al-Ashqar nel 2007 nel carcere di Negev.
Alle forze progressiste e democratiche del mondo chiediamo di intensificare gli sforzi per sostenere la nostra giusta causa e per denunciare tutte le politiche dell'occupazione e delle sue istituzioni contro il nostro popolo.
http://pflp.ps/english/2014/11/25/palestinian-prisoners-call-for-increased-solidarity-and-struggle-in-the-face-of-ongoing-attacks-and-repression/

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