martedì 18 novembre 2014

pc 18 novembre - politicanti siculi - ritratto di Giovanna Marano

Giovanna Marano - Assessore al Comune di Palermo con deleghe a: Lavoro - Impresa - Sviluppo - Attività produttive - Mercati - Rapporti funzionali con Gesap e Patto per Palermo.




Eppure fu definita la "pasionaria della Fiom"!

Ha iniziato a fare sindacato, quando lavorava all'ospedale Vincenzo Cervello di Palermo, come infermiera professionale; era il  1983 ma già nel 1990 è sindacalista a tutti gli effetti. Nel 1995 entra nella segreteria regionale della Cgil Sicilia e nel 2003 viene eletta segretaria della Fiom isolana . . . allo scadere del suo mandato nel 2012 diviene presidente del comitato centrale della Fiom nazionale.

Una bella carriera, non c'è che dire . . . la Signora Marano conosce il fatto suo ma non è questo che ci "stupisce".

L'Italia va a rotoli e il comune di Palermo non naviga certo in buone e limpide acque . . . una donna che ha diretto per anni il sindacato dei metalmeccanici in Sicilia e in qualche modo nel paese, accetta di diventare assessore in una giunta "anomala" dove sua maestà il prof.Orlando decide le cose "più strane" e in qualche modo si prodiga (crediamo per incapacità più che per cattiveria) per dare la mazzata finale alla città . . . dicevamo  una donna che si è definita "compagna" con la "C" maiuscola, accetta l'incarico di raccontare "balle" ai lavoratori e ai disoccupati, alle donne e agli studenti . . . si, perchè la Signora Marano ha la delega al lavoro ma non riesce a cavare un ragno dal buco . . . risulta impreparata e assente come se per anni avesse giocato a bingo anzicchè avere diretto il più grande e storico dei sindacati nella più grande e "martoriata" regione d'Italia.
Spesso rifiuta di incontrare i lavoratori come se avesse paura di loro . . . probabilmente non sa cosa dire.
Sanità ideologica (?) e di principi, avrebbe richiesto che davanti a una situazione di "inagibilità" per la sua delega Giovanna Marano avesse dato subito le dimissioni evitando di sciogliere nell'acido dell'antipatia, tutto ciò che in anni di sindacato, secondo i canoni che borghesia impone, aveva conquistato anche in immagine ma si sa, oggi come ieri, i salotti e le poltrone nonchè le "sedie del potere" esercitano un'attrazione fatale alla quale nemmeno l'atletica Giovanna è sfuggita.


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