sabato 1 novembre 2014

pc 1 novembre - Noi Comunisti

Non è una sigla che ci siamo scelti e non sono nemmeno le immagini del “Che” o dei grandi maestri che ci hanno indicato la strada . . . la scienza di Marx ed Engels e le capacità teoriche e pratiche di Lenin, l'audacia e la perseveranza di Stalin e le grandi intuizioni di Mao, ci hanno sicuramente formato . . . hanno tramutato il nostro “credo naturale” in una certezza scientifica, non una semplice dottrina che fosse paragonabile a un dogma religioso!

Il compagno Gramsci aveva studiato, capito e fatte sue molte di queste cose . . . immaginiamo quanto bello sarebbe stato un dialogo o anche una semplice corrispondenza con Mao Tze Dong!

Non è di Antonio Gramsci che vogliamo parlare in questo post ma nella nostra immaginazione si potrebbe evincere certamente la delusione di una compagno che ha sacrificato la sua breve esistenza in un progetto che pochi troskisti e molti revisionisti avrebbero tramutato in delirio.

Il titolo può suonare anche male . . . non è questo che conta: NOI COMUNISTI SIAMO COMUNISTI perché anteponiamo a tutto, la lotta di classe e la scientificità della dittatura del proletariato e benchè ancora difficile suoni la necessità dell'interdipendenza tra teoria e pratica, ci ostiniamo a ripetere ciò che i nostri maestri hanno dimostrato . . . le rivoluzioni d'ottobre e quella culturale di Mao non sono mai fallite ma hanno aperto le menti di milioni di proletari.

A volte sembriamo “retorici” se ci ostiniamo a parlare del “pantano” in cui altri vorrebbero trascinarci ma è pur vero che non facciamo “comunella” con nessuno di loro e non abbiamo mai preso le loro tessere di partito (se non ai tempi in cui il pci sembrava essere il partito di Gramsci).

Noi crediamo nel Partito Comunista di tipo nuovo e non abbiamo alcun dubbio che rifondare i vecchi sia il più grande errore, non crediamo assolutamente nella riedizione di un passato che non ha preparato il futuro e i nostri organismi generati (sindacato di classe e movimento rivoluzionario femminile) ne sono la conferma.

Il partito è alla base e al vertice di tutto quando si riveste di ideologia proletaria, lo spiegheremo in semplici parole con una delle nostre “Pillole Comuniste” e la sua realizzazione dipende certamente dalla nostra capacità di entrare tra le masse e di diventare “sicura” avanguardia e riferimento politico continuo.

Quando parliamo di Giovani e di Donne, non lo facciamo per “riempirci le bocche”, siamo scientificamente convinti che i giovani saranno il “sol dell'avvenir” e che le donne, che non ci stancheremo mai di ripetere, “hanno una marcia in più” perché doppia è la loro oppressione e la loro lotta e hanno alle spalle millenni di “rabbia repressa”.

Non ci stancheremo mai di definirci (perché lo siamo realmente) INTERNAZIONALISTI . . . noi crediamo nel mondo come unico soggetto e quindi nella fratellanza dei popoli che “oggettivamente” può e deve distruggere lo stato di cose esistenti, al di la della lingua che parla e del colore che “indossa”.

Noi siamo convinti che il tempo è vicino e che il moderno fascismo non abbia fatto i conti con la storia e per questo non ci nascondiamo dietro nessun masso che non sia la nostra bandiera (che è poi il nostro volto – la nostra vera faccia): SIAMO PROLETARI COMUNISTI e di questo siamo fieri e orgogliosi!


Pillola Comunista del 6/11/2013 vol. 2°


L'ideologia proletaria è buon senso applicato

alla lotta di classe perché essa proviene dalla 

pratica collettiva della classe più avanzata della 

società umana !


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