venerdì 31 ottobre 2014

pc 31 ottobre - Quando uno è assassino in camice bianco, chiamarlo assassino è legittimo diritto di critica - dalla sardegna



TUTTI ASSOLTI - fonte : http://nobordersard.wordpress.com - Il 29 Ottobre era prevista l’ultima udienza del processo ai 5 attivisti denunciati di diffamazione dal dott. Giampaolo Turri, primario del reparto di psichiatria di Is Mirrionis all’epoca della morte di Giuseppe Casu. L’oggetto del processo è un volantinaggio fatto dentro il reparto di psichiatria il giorno del reintegro del Turri come primario, in cui venivano usati termini “poco carini” a suo carico come ad esempio ASSASSINO, i volantinatori furono fermati e identificati dalla polizia, successivamente partì la denuncia. Si arrivava a quest’ultima udienza dopo due anni di processo, in un’aula affollata di solidali, il pubblico ministero è stato il primo a intervenire, chiedendo l’assoluzione degli imputati in quanto a suo dire il diritto di critica permette di usare termini duri, purché inseriti in un discorso più ampio, dettagliato, basato sull’approfondita conoscenza dei fatti e che offra le giuste informazioni in modo che sia possibile farsi un’idea di tutta la vicenda. A questa seguiva la parte civile, l’avvocato PORCELLA difensore di Turri, che pateticamente prima cercava di metterla sul piano dell’orgoglio e dell’assunzione delle proprie responsabilità, chiedendo agli imputati di giustificare il loro silenzio in aula durante tutto il processo e poi cercando improbabili paragoni fra il termine di ASSASSINO e quello di PUTTANA, e rivangando vecchie condanne in cassazione di altri presunti assassini. A questo punto la parola è passata ai due avvocati della difesa, Pinna e Monaldi, che nelle due arringhe hanno fatto un ottima ricostruzione del clima intorno al quale fu organizzato quel volantinaggio, rimarcato la gravità dell’accaduto e tirato anch’essi in causa il diritto di critica. A questo punto la parte civile ha chiesto il diritto di replica che il giudice ha concesso, con il quale hanno solo saputo dire che ASSASSINO, era una brutta parola. Il giudice ha quindi assolto tutti in primo grado perchè IL FATTO NON SUSSISTE. 
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