giovedì 30 ottobre 2014

pc 30 ottobre - Banchetto informativo al centro per l’impiego di Palermo, resoconto e foto

Lunedì mattina come giovani disoccupati abbiamo fatto un banchetto davanti il centro per l’impiego per diffondere l’appello informativo sulle iniziative che si stanno facendo in merito al problema dei giovani che non trovano lavoro.
Posizionati accanto l’entrata abbiamo inizialmente volantinato e discusso con dei giovani, che incuriositi e interessati si sono subito avvicinati per sapere di cosa si trattasse e durante la discussione hanno anche fatto proposte e espresso idee diverse.
E’ emerso dalle discussioni rabbia, sconforto, o sbandamento perché i giovani non sanno come fronteggiare questa situazione che toglie a loro il diritto ad una vita normale.
Abbiamo denunciato l’azione del governo che prosegue ogni giorno con la sua macellazione sociale, vediamo infatti che Renzi va in tv dicendo che il posto fisso non esiste più e che dobbiamo dimenticarlo, portandoci verso un futuro di soli precari che si vendono al miglior offerente senza sicurezza o peggio di sola disoccupazione,  avanza il moderno fascismo, infatti Renzi dice che non gli importa niente delle proteste di una piazza come quella di Roma di sabato scorso, ma che per esempio proseguirà con il jobs-act, costi quel costi.




Intanto i disoccupati in Sicilia aumentano e i dati ufficiali dicono che ci sono un milione di disoccupati tra cui la metà giovani. Il governo Crocetta hanno cercato di rispondere all’emergenza sociale con un ridicolo piano giovani che non va neanche a buon fine, perché in questo momento non si è saputo più niente dopo il famoso flop day tranne che sono stati salvati i 1600 tirocini anche se non si sa se questi giovani  lavorano realmente, e comunque sono sempre soluzioni che non risolvono!  500.000 disoccupati giovani meno 1.600 tirocini uguale 498.400
disoccupati, ma dopo 6 mesi di sottopaga ritornerebbero nel conteggio. Che si è risolto? Chiederemmo a Crocetta e company!
L’unica speranza che hanno i giovani è organizzarsi e lottare per il riconoscimento di un diritto basilare che  questo stato borghese annulla per  
salvaguardare i profitti dei padroni e della classe borghese da un alto e per garantirsi sempre una riserva da utilizzare quando gli conviene ma con il ricatto di salari più bassi e di lavoro sempre più precari.
Al centro per  l’impiego la giornata si è conclusa dopo aver raccolto iscrizioni alla lista di lotta, attaccando le Locandine che il giorno dopo hanno attirato l’attenzione di una giornalista di la7 che ha ci ha chiamato i giovani per un intervista.
La giornalista  ci è venuta a trovare presso la sede dello Slai Cobas s.c. e ci ha chiesto un parere sul piano giovani Sicilia e sul centro per l’impiego, e su cosa noi stiamo facendo in merito al problema della disoccupazione giovanile.
Le abbiamo spiegato l’appello/volantino  che in questi giorni abbiamo diffuso ribadendo l’importanza per i giovani di prendere coscienza della necessità della lotta.
In questi giorni procederemo con la raccolta di firme/adesioni preparandoci a organizzarci con i giovani che ci hanno contattato a portare la nostra protesta anche nello sciopero del 14 novembre.

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