venerdì 17 ottobre 2014

pc 17 ottobre . Da Amburgo all'India - al meeting internazionale di sostegno alla GP per l'anniversario del PCIm

Intervento della Lega Contro l’aggressione imperialista di (Amburgo, Germania)

Compagni, amici,
A nome della Lega contro l'aggressione imperialista vogliamo esprimere i nostri più calorosi saluti rivoluzionari a tutti i combattenti dei movimenti di liberazione dei popoli del mondo, a tutte le masse che resistono contro lo sfruttamento e l'oppressione dell'imperialismo, nonché ai partecipanti di questo incontro. Salutiamo dal profondo del cuore i dirigenti e membri del Partito Comunista dell'India (Maoista), i combattenti dell’EPGL e le masse del nuovo potere. Sono una torcia luminosa e fonte di fiducia per tutti i comunisti, i rivoluzionari, gli antimperialisti e i progressisti di tutto il mondo.
Nei suoi dieci anni di vita, dall'unificazione del Centro Comunista Maoista con il Partito Comunista d’India Marxista-Leninista (People’s War), e grazie alla guerra popolare che conduce, il PCI (Maoista) tiene alta la bandiera rossa della rivoluzione di nuova democrazia, nonostante gli attacchi dei reazionari, e serve da esempio e ispirazione per tutti i compagni del mondo che affrontano e realizzano i loro doveri. La loro lotta contro il capitalismo burocratico, il semi-colonialismo e il semi-feudalesimo è una delle più grandi lotte di massa che il mondo abbia mai visto.
Nella maggior parte del mondo, che sia l’India, il Perù, il Brasile, le Filippine o la Turchia, l'imperialismo dissangua i popoli dei paesi soppressi col capitalismo burocratico, saccheggia le loro ricchezze e ne distrugge i mezzi di sussistenza. Le guerre di aggressione contro l'Iraq e l'Afghanistan, così come il genocidio strisciante del popolo palestinese, sono chiara espressione e risultato della profonda crisi in corso dell'imperialismo. L'imperialismo non può e non smetterà di fomentare sempre nuove guerre per saziare la sua fame insaziabile e spetta ai popoli del mondo porre fine una volta per tutte ai suoi crimini. L'imperialismo ha trasformato il mondo in un inferno per il proletariato e soprattutto per i popoli del mondo e continua a scaricare su di essi il peso della sua crisi.
Denunciamo politica di genocidio dei sionisti, i massacri loro e dei loro padroni yankee e imperialisti e ribadiamo la nostra solidarietà con l'eroica resistenza del popolo palestinese. Sionismo quale da testa di ponte e cane da guardia alla catena dell’ imperialismo Yankee nel mondo arabo si meritato l'odio dei popoli del mondo nei decenni di strategia di espulsione ed eradicazione e per le atrocità commesse contro il popolo palestinese e siamo tutti ansiosi di presentare loro il conto. Condanniamo anche l'aggressione imperialista contro il popolo ucraino e le orde fasciste assassine ed affermiamo il nostro appoggio alle masse nella loro lotta antifascista.
È evidente che la contraddizione tra imperialismo e nazioni oppresse è ben lungi dal rallentare, ma anzi si acuisce rapidamente. Ma la pressione che l'imperialismo impone sulle nazioni oppresse produce uno sviluppo quantitativo e qualitativo. In vaste parti del mondo divampano lotte di massa e si sviluppano partiti, organizzazioni e movimenti antimperialisti che aspirano a distruggere l'imperialismo. È così perché sono le masse fanno la storia e la stragrande maggioranza di esse vive nelle nazioni oppresse.
Oltre a questa contraddizione, che è la contraddizione principale a livello mondiale, è necessario guardare alla dinamica della contraddizione tra proletariato e borghesia, nonché alla contraddizione interimperialista per porre le basi per schiacciare finalmente l'imperialismo. Solo con la fusione della rivoluzione democratica e di quella socialista è possibile spazzare via la reazione e l'imperialismo dalla faccia della terra. Ribadiamo con forza che la rivoluzione nei paesi imperialisti è possibile, che è una necessità storica e che viene favorita dallo sviluppo delle lotte delle nazioni oppresse.
I popoli del mondo devono unirsi alle forze antimperialiste e al proletariato internazionale nella lotta contro la loro schiavitù. Il loro odio contro lo sfruttamento e l'oppressione derivanti dell'imperialismo li unisce e matura le condizioni per la rivoluzione in ciascun paese e a livello mondiale. Questo fronte si deve rafforzare con la parole d’ordine: “Proletari di tutti i paesi e popoli del mondo unitevi!”. È questo che crea le basi per sotterrare l'imperialismo. Le guerre popolari, guidate da forze comuniste, costituiscono l’avanguardia nel cammino verso nuovo ordine, l’ordine delle masse che oggi sono oppresse, umiliate e sfruttate. L'unità delle guerre popolari, delle diverse lotte armate rivoluzionarie e delle lotte di liberazione nazionale in una singola tempesta di guerra antimperialista schiaccerà l'imperialismo e aprirà la strada verso un futuro luminoso per l’umanità.
Consideriamo la situazione in India, vediamo che la lotta delle masse continua nella guerra popolare, che si sviluppa anche sotto i duri colpi della reazione e nonostante battute d'arresto temporanee. Essa è guidata dal Partito Comunista dell'India (Maoista) che svolge il suo ruolo dirigente sulla base di una giusta linea ideologica e politica. Esso educa le masse alla violenza rivoluzionaria, è cosciente della necessità di battere la capitolazione, sotto forma dei cosiddetti "accordi di pace", e riesce a superare con la sua propaganda e agitazione le grandi contraddizioni tra le masse indiane. È grazie al corretto trattamento di questioni importanti riguardanti le caste, la religione, cultura e le nazionalità, che esso che svolge il suo ruolo di dirigente della guerra popolare. Il suo profondo legame con le masse più profonde e più larghe, con i più sfruttati e oppressi, la promozione e l'uso della violenza rivoluzionaria, così come la base ideologica del partito, sono il fondamento per combattere tutte le forme di opportunismo e le menzogne della reazione, per denunciare e attaccare tutti i suoi lacchè.
Come parte del movimento anti-imperialista mondiale, ci schieriamo fianco a fianco con i nostri compagni in India, consideriamo la lotta contro l'imperialismo che si combatte in India parte della lotta mondiale contro l'imperialismo, sulla vie della rivoluzione e, quindi, come parte della nostra lotta.
Alla Conferenza Internazionale di sostegno del 2012 abbiamo detto: “L’Antimperialismo è una lotta su tutti i piani e con tutti i mezzi per seppellire il sistema più sanguinoso che l’umanità abbia mai visto, per mettere fine a millenni di sfruttamento e oppressione. Per questo motivo abbiamo il dovere verso noi stessi di sostenerci a vicenda su ogni aspetto. Non è questione di correre dietro a qualcuno e nemmeno di assumere posizioni con spirito gretto e pedante. È questione di una unità vera tra tutti i combattenti.” Pensiamo che questo sia oggi ancora più vero e che sia la base importante per un vero internazionalismo proletario. Ciò sottolinea la necessità di un fronte comune dell’antimperialismo, di approfondire le relazioni per rafforzarle. La lotta determinata dei compagni indiani e il loro profondo legame con le masse è un esempio per noi e ci aiuta a organizzare le forze antimperialiste. Solo il legame con le masse può creare le condizioni per sviluppare una lotta vincente e ottenere la vittoria finale. Il criterio di verità, la verifica della correttezza del nostro lavoro, è la pratica, niente altro. La campagna a sostegno della guerra popolare in India deve rafforzare il suo carattere di massa per continuare il suo buon lavoro ed elevarlo ulteriormente. Moltiplichiamo insieme i nostri sforzi per farlo.

Compagni, amici:

Avanti nella lotta anti-imperialista!
Vittoria per la guerra popolare in India!
Proletari di tutti i paesi e popoli del mondo, unitevi!

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