sabato 11 ottobre 2014

pc 11 ottobre - GENOVA: IL SISTEMA DELLE PRIVATIZZAZIONI DEGLI INTERVENTI ESSENZIALI PORTA AL DISASTRO ANNUNCIATO DOPO 3 ANNI


A GENOVA UN PO' DI TREGUA DAL MALTEMPO: MA E' DESTINATA A NON DURARE
Questa mattina, sabato undici ottobre, la pioggia ha dato un po' di tregua alla città di Genova: alle ore 7:00 il cielo presentava ampi squarci di sereno, sebbene le nuvole persistessero; prova ne sia che intorno alle ore 9:00 è tornata la copertura nuvolosa totale dell'atmosfera.
Va segnalato che, se è pur vero che la zona maggiormente colpita è stata quella della val Bisagno - dove vi è stato anche un decesso a causa dell'alluvione - le criticità non riguardano soltanto questo pezzo della città.
Anche i dintorni delle due maggiori stazioni ferroviarie, Brignole e Piazza Principe, e persino i fabbricati interni alle stesse, sono state interessati dall'evento. E pure la val Polcevera, dove sono in atto i lavori di devastazione dell'ambiente per la costruzione dell'inutile Terzo Valico ferroviario dei 
Giovi, ha subito danni: fiumi di fango e detriti si sono riversati dai cantieri di Trasta sino all'alveo del torrente, creando disagi alla circolazione veicolare oltre che danni ai terreni circostanti.
In giornata, mentre la popolazione - anche di diversi Comuni della provincia pesantemente colpiti, quali Montoggio, Casella, e Ronco Scrivia - è impegnata nella conta dei danni, è prevista la visita del prefetto Franco Gabrielli, il responsabile nazionale del dipartimento della Protezione Civile.
Al momento non è possibile accedere alle zone più colpite: vedrò di rimediare, con un'inchiesta sul campo, non appena mi sarà concesso.
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova


E' un nuovo disastro non solo annunciato, ma preparato.
Non si tratta unicamente del mancato allarme alla popolazione che poteva limitare i danni, e su questo non convincono affatto le parole del governatore Burlano: "E' la prima volta che il nostro modello previsioni sbaglia... Quello che si è registrato ieri è un fenomeno mai visto che il nostro modello diprevisioni non è riuscito a interpretare (ma come?! si è verificato tre anni fa...); 
ma si tratta del fatto che coscientemente non si sono fatte quelle opere che dovevano essere fatte dopol'alluvione del 2011 e per cui vi erano anche i fondi.  

Per non parlare della squallida ministro Pinotti che dice che "è a conoscenza delle sofferenze di Genova... Noi ci siamo", sottolineando che «la situazione è ben organizzata" (!).  E il massimo del "noi ci siamo" è mandare il suo esercito...

In uno Stato minimamente democratico, i Doria, i Burlando, i Renzi, le Pinotti dovrebbero andare in galera, come assassini, come responsabili della distruzione di intere zone del paese.

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